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Argentina – Cile 4-1: solo panchina per Fernandez nell’Higuain Show

La tripletta del madridista e la rete di Messi stendono la Roja

 

Tre gol di Higuain ed uno del solito Messi, il tutto inframezzato dalla rete della bandiera di Mati Fernandèz per il Cile. Così l’Argentina mette in cascina, con questo 4-1, tre punti preziosi per la qualificazione ai mondiali del 2014, regolando un Cile confusionario e slegato nei suoi reparti. La differenza l’hanno fatta sia l’attacco argentino, con un Di Maria esplosivo, che non sfigura a confronto dei già citati Higuain e Messi, sia  la fragile difesa cilena, troppo distratta ed incapace di trovare nello juventino Vidal un valido elemento in copertura. In tutto questo non c’è spazio per il napoletano Fernandèz, rimasto a guardare il match dalla panchina, ammirando il buon gioco espresso dai compagni.

Argentina partita subito forte, grazie soprattutto alla velocità degli imprendibili Higuain e Di Maria che, almeno per i primi minuti, riescono ad oscurare anche la stella di Messi. È infatti loro la paternità del primo gol argentino. Su una punizione battuta malamente dal Cile, scaturisce un formidabile contropiede sull’asse Di Maria – Higuain. L’esterno pesca con un grande lancio il centravanti numero 9. Un’azione targata Real Madrid, e palla in reta. A questo punto, se i due madridisti fanno il bello e cattivo tempo, ci si aspetta la risposta del caro Messi, voglioso di essere decisivo in Nazionale così come lo è a Barcellona. Detto fatto, anche se buona parte del gol del raddoppio è da attribuirsi all’assist del solito Higuain. Un filtrante intelligente che trova il taglio della Pulce. 2-0, e siamo solo al 20’. Il Cile visto fino a quel momento è poca cosa, con un Vidal molto ridimensionato dal confronto sulla fascia con Messi, ed un Isla che fatica a contenere l’esplosivo Di Maria. Quindi spazio al buon vecchio Humberto Suazo che a modo suo cerca di caricarsi la Roja sulle spalle nel finale della prima frazione. In area è l’unico a rendersi pericoloso e a sfiorare al 40’ la rete che accorcerebbe le distanze. Peccato, soprattutto perché la finta in area con cui mette a sedere tre argentini è da applausi. Il Cile quindi prende coraggio, comincia a spingere, colleziona angoli e solo il fischio dell’arbitro interrompe un buon momento per la Roja.

Nella ripresa i cileni non riescono però a dare seguito al buon finale di prima frazione. Infatti dopo solo 6’ di gioco si ripete il solito copione. Assist di Di Maria e rete di Higuain. 3-0 che in teoria dovrebbe mettere al sicuro il risultato. Dovrebbe, perché da lì in poi comincia il festival degli orrori per entrambe le retroguardie. Prima una respinta sbilenca di Andujar, a seguito di una chiusura ancora peggiore di Otamendi su cross basso dalla destra, regala a Mati Fernandèz la palla del 3-1. Il cileno non sbaglia, ringraziando per il favore. L’altro portiere Bravo è però anche lui in vena di gentilezze e decide di ricambiare gli argentini con un rinvio da censurare. Messi ne approfitta, attende il rimorchio di Higuain e gli serve sul piede il comodo pallone per la tripletta personale. Partita riaperta e di nuovo chiusa nel giro di 5’. Dopo succede poco o nulla. La solita girandola di cambi è lo sfondo di una partita che gli argentini controllano, senza disdegnare qualche tentativo di sorprendere la sonnolenta difesa della Roja che, neanche con l’avanzamento dell’impalpabile  Vidal e l’ingresso di Gonzàles riesce a trovare i giusti equilibri, concedendo ancora un paio di occasioni. Il risultato però non cambia. Argentina batte Cile 4-1 e risponde ai rivali dell’Uruguay, vittoriosi anche loro quest’oggi.  La sfida per le qualificazioni nel Sudamerica è solo all’inizio, ma l’Argentina è partita veramente con il piede giusto.

Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio

 

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