Oggi si apre ufficialmente il mercato di riparazione. Le società possono acquistare o cedere fino alle ore 19 del 31 gennaio. Saranno 29 giorni di intenso lavoro per i direttori sportivi e per i manager dei calciatori che cercano una sistemazione. Ci saranno contatti, trattative e affari da concludere. C’è anche chi come Toto Aronica, con il contratto in scadenza, potrebbe accasarsi senza alcun problema altrove. Il regolamento gli permette di firmare per un altro club senza dover chiedere l’avallo al Napoli. Per il momento non è arrivato alcun segnale dalla società. Di solito quando i matrimoni si devono rinnovare ci si vede prima e non negli ultimi mesi. Quando si tira troppo per le lunghe significa che le strade si divideranno (vedi il caso di Pazienza nella scorsa stagione) ma può anche essere che il Napoli decida di convocare il difensore per discutere del suo futuro tra qualche giorno. Certo è che per uno che gioca titolare sia in campionato che in Champions è difficile pensare ad un addio a giugno. Mazzarri considera Aronica un intoccabile, anzi ne va fiero poiché l’ha fatto rinascere dopo che il suo predecessore l’aveva messo in naftalina. Il palermitano si è preso le sue belle soddisfazioni considerato che avrebbe dovuto fare la riserva di Britos. Quando l’uruguaiano si è infortunato, si pensava che da solo non potesse reggere il peso delle tante gare da disputare. Invece, andando contro tutte le previsioni, Aronica è risultato sempre il migliore in campo e quando al suo posto è stato utilizzato Fideleff, l’assenza si è sentita. Domenica prossima Toto torna nella sua Palermo. Nei suoi anni di carriera calcistica non ha mai potuto vestire la maglia rosanero. È sempre stato un avversario della sua squadra del cuore. Chissà se un giorno, così come ha fatto Paolo Cannavaro, potrà coronare il sogno di giocare davanti ad una tifoseria che gli appartiene. Al Renzo Barbera ad “attenderlo” ci sarà un allenatore che conosce molto bene. Bortolo Mutti è stato il suo tecnico dal 2003 al 2006 al Messina. Anche all’epoca vantava tantissime presenze ma il buon Lino mai avrebbe immaginato che un giorno Aronica potesse essere protagonista in Champions League. Il siciliano ha fermato fior fior di campioni stranieri, sia al San Paolo che in trasferta. Dal Kun Aguero a Balotelli, da Mario Gomez a Giuseppe Rossi, tutti hanno sofferto la marcatura di Toto. Così come per il Napoli, Aronica ha vissuto un 2011 stupendo. Si è tolto delle belle soddisfazioni arrivando terzo in campionato ed esibendosi in una competizione europea che aveva visto solo in televisione. Grazie anche al suo apporto, la squadra partenopea è riuscita ad accedere agli ottavi di finale della Coppacampioni. E non è finita. Il 21 febbraio e il 14 marzo dovrà vedersela con i vari Terry e Torres del Chelsea. Conoscendo Mazzarri, difficilmente lo metterà da parte in questo doppio confronto. Per il momento, però, Aronica d eve concentrarsi sul campionato. E precisamente sull’incontro di domenica a casa sua. Per novanta minuti dovrà dimenticare dove e nato e per quale squadra fa il tifo. L’unico intento è di incassare una vittoria per iniziare il 2012 nel migliore dei modi. Il “Barbera” è sempre stato ostile agli azzurri e sarebbe ora di rompere anche questo tabù. Per poter aspirare almeno al terzo posto in classifica non si possono più perdere punti per strada. Già con il Catania le cose non sono andate per il verso giusto, adesso vale la pena rifarsi col Palermo.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
