Un pareggio che lascia un po’ di amaro in bocca all’Avellino. Gli uomini di Rastelli prima subiscono il vantaggio del Varese, poi riescono a raddrizzare la partita ed infine sprecano un calcio di rigore e un paio di buone occasioni per effettuare il sorpasso. Ma andiamo con ordine
L’Avellino, dopo lo stop di Lanciano, si affida al solito undici titolare, con la folta rappresentanza napoletana sempre in campo, per riprendere la sfavillante marcia delle prime giornata. Il Varese, lungi dal voler essere la vittima di giornata, cerca però di imporre subito il proprio gioco. Ne viene fuori una prima frazione all’insegna dell’equilibrio, con un paio di occasioni per parte. La differenza la fa però il maggior cinismo sotto porta, con i lombardi che chiudono avanti grazie ad un gol di Rea su angolo di Zecchin.
La ripresa invece è più di marca avellinese. Gli irpini, costretti a recuperare, mettono in campo grinta e cuore. La difesa, guidata come sempre da un buon Izzo, sbaglia poco, concedendo rarissime possibilità di raddoppio al Varese. In queste condizioni è abbastanza facile per il centrocampo interessarsi di faccende più offensive. Ed è infatti un centrocampista, l’ex Napoli Mariano Arini, a segnare la rete del pareggio. Da li in poi l’Avellino avrà diverse occasioni per effettuare addirittura il sorpasso. La più ghiotta? Il rigore fallito da Castaldo al 68′. Successivamente sarà invece il portiere Bressan a salire in cattedra, parando prima una punizione insidiosa di Dia e poi una conclusione del solito Castaldo. Il risultato comunque non cambia. Avellino e Varese pareggiano, salendo entrambe a quota 8 punti con questo loro secondo pareggio stagionale.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
