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Benitez scatena i tifosi: “Guagliù, vinceremo”. Hamsik promette: “Ancora tanti anni a Napoli”

Dimaro. Il più applaudito, in campo e nella piazza gremita da cinquemila napoletani, Rafa Benitez è già un idolo. «Esordio positivo per questa prima partita. In campo abbiamo fatto le cose che volevamo, le cose per cui ci siamo allenati in settimana», scrive su Twitter dopo il primo test. Più tardi sale sul palco, indossa una sciarpa azzurra e dice: «Vogliamo vincere al cento per cento». Parte l’inno della Champions cantato a squarciagola da tutti i tifosi. «Non vedo l’ora della prima partita in campionato e in Champions per vivere l’emozione dell’inno. Non faccio proclami ma dico che vogliamo arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. I tifosi ci sosterranno». Poi saluta in napoletano «Ciao guagliù» e riceve uno scudetto come regalo da Raffaele Auriemma, giornalista che conduce la serata con Jolanda De Rienzo e Ilaria Mennozzo. Stasera in ritiro sarà raggiunto dalla moglie Maria de Montserrat che salirà con il presidente De Laurentiis e la signora Jacqueline. Tocca al direttore sportivo Bigon che annuncia l’arrivo di Albiol direttamente il 28 luglio a Napoli e dice di Benitez: «Una garanzia di lavoro, incredibile l’entusiasmo che ha trasmesso a tutti, l’entusiasmo è la prima cosa».
Tocca a Rafael, il portiere brasiliano, aiutato nella traduzione da Uvini. «Non ho mai visto una tifoseria cosi calda, ho vinto la Libertadores in Brasile e spero di vincere la Champions League». L’altro neoacquisto Mertens si limita a un «Forza Napoli». Lo spagnolo Callejon: «Sono molto felice di essere qua, vorrei vincere tutto». Tocca a Paolo Cannavaro il capitano. «Raggiungere Ferrara sarebbe bello, sono arrivato nella top ten: già un grandissimo risultato, non capita a tutti i napoletani di vivere tutte queste stagioni nel Napoli». Un saluto a Grava e ancora: «Gli ultimi anni qui sembra il San Paolo, ogni giorno non sembra il ritiro. Non molleremo mai come negli anni scorsi», le parole del capitano mentre riceve anche lui un mini-scudetto. Ancora Bigon spiega l’assenza di De Sanctis, ormai della Roma. «Morgan non è qui, in questo periodo di mercato con operazioni in corso».
E i tifosi salutano De Sanctis con un lungo applauso. Poi il coro dei tifosi a Zuniga invitato a saltare nel coro antii juventino. Armero si cimenta in un passo di ballo. Gamberini invece prende in giro Tutino per i capelli e poi spende belle parole per Inler. Cresce l’entusiasmo si alza il coro «Vinceremo il tricolore». Inler legge in napoletano il testo di una canzone e supera l’esame con l’applauso dei tifosi. Poi dice. «Abbiamo lavorato molto bene e conquistato di nuovo la Champions, qui con il Napoli è in massimo». Tocca a Behrami, il guerriero del Napoli: «Soprattutto lavoro per rispetto della mia professione, per i compagni di Napoli e chi come voi è nato con questa passione. Con Benitez una mentalità completamente diversa, un allenatore che ha già vinto tanto, bisogna seguirlo e vedere cosa succede». Dzemaili e i gol: «Capita il momento, era quello giusto speriamo di continuare. Ognuno vuole vincere qualcosa, lo scudetto o la Champions è il massimo, ci proveremo fino alla fne». Poi gli attaccanti, ultimo a salire sul palco Hamsik. Marek fa scatenare l’entusiasmo quando salta al coro anti-juventino. «Vogliamo provare a vincere, contro la Juve è sempre una guerra tra noi, speriamo di vincerla. In Champions per un giocatore è il massimo, sentire quella musica, magari vincerla sarebbe starordinaria. Il record di gol di Maradona? Magari: ho ancora tanti anni da giocare nel Napoli. Benitez è un grande allenatore, ha vinto dappertutto, dobbiamo solo ascoltare lui e imparare».
Poi scherza in napoletano con Insigne. Lorenzo dice: «Spero di segare 15 gol, seguo il mister, i movimenti nuovi, il modulo nuovo speriamo mi porti fortuna. Daremo il massimo per arrivare il più in alto possibile». Quindi Pandev: «I tifosi sono l’anima della squadra, speriamo di vincere un trofeo importante. Sto meglio rispetto all’Inter, spero di vincere qualcosa d’importante». Il saluto con il giovane Tutino, Cannavaro e Calaiò prime voci per «’O surdat ’nnmamurato».
Fonte: Il Mattino

La Redazione
L.D.M.

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