Il re di coppe incorona la regina d’Italia: Juve da record, strafavorita per lo scudetto. E il Napoli? Semplice: punta tutto sulla Coppa Italia, l’Europa League e sulla terza, delicata ma fondamentale missione chiamata Champions. Tutto chiaro? Vale, bene, perfetto: perché è Rafa Benitez ad aver dipinto il quadro in questione. Realista convinto, aboliti il populismo e lo spaccio di speranze a buon mercato avvolte nel fumo: «Adesso, con una Juve così, non si può vincere il campionato» . Però attenzione, non è una dichiarazione di resa: «Chi capisce di calcio sa che possiamo migliorare tanto» . Tempo al tempo. E già che ci siamo sotto con le coppe, considerando che il Napoli dei Fab Four, dei quattro d’attacco che le suonano e le cantano a chiunque stile Beatles, nei testa a testa può essere micidiale. Non ditelo alla Roma.
RE DI COPPE – Ecco, è proprio dalla semifinale del San Paolo con i giallorossi, quella che un orgoglioso Rafa ha definito, «una partita quasi perfetta» , che parte il flamenco ai microfoni di Onda Cero. «Siamo riusciti a esprimere tutto il nostro potenziale offensivo e, soprattutto, a limitarli e a non prendere gol. Arrivare in finale è una soddisfazione importante» . Ma non una sorpresa. Altroché. «Anche nel primo tempo, pur essendo andati sotto di due gol, avevamo espresso un gran gioco» . E allora, a maggio, all’Olimpico sarà Napoli-Fiorentina: e per Benitez sarà la finale numero 13 della carriera, nonché l’occasione di sistemare in bella mostra la coppa numero 9 dopo aver già conquistato – tra Valencia, Liverpool, Inter e Chelsea – Champions; Europa League; Coppa Uefa; Mondiale per Club; Supercoppa Europea; Supercoppa italiana; Community Shield; FA Cup. Se contiamo anche due Coppe del Re con il Real Madrid Under 19, i trofei già conquistati da Benitez sono 10 (esclusi i campionati): pochi come lui, in genere; in Italia, nada mas.
LA DIFFERENZA – Bacheca gloriosa, insomma. Ma anche l’esperienza e una tale onestà intellettuale da evitare di alimentare quelle che lui, in questo preciso momento storico, ritiene false speranze. «Adesso non si può vincere lo scudetto: la Juve si sta comportando benissimo, bisogna riconoscerle un rendimento da record. Allo stesso tempo, però, chi sa di calcio ed è obiettivo nelle analisi sa che abbiamo davanti un lungo cammino da percorrere e che possiamo migliorare tanto» . E ancora: «La differenza tra il Napoli e la Juventus sta nella rosa: in campionato è decisivo il numero dei giocatori che hai a disposizione, mentre in coppa può fare la differenza anche l’atteggiamento tattico» .
OBIETTIVO COPPE – Ecco perché Benitez rilancia: «Puntiamo alle coppe» . E dunque alla Coppa Italia, di cui esibisce fiero la finale nel taschino della giacca come un pochette, e all’Europa League, che giovedì porterà la banda in Galles a sfidare lo Swansea. Ma non solo: «In campionato, il nostro obiettivo primario è avvicinare la Roma, anche se loro hanno il vantaggio di giocare una sola partita alla settimana. Un aspetto che influisce moltissimo» . Parole che suonano così: la missione è centrare la qualificazione alla Champions. Lo spartiacque per un futuro migliore, anche sul mercato, ma anche la vera ferita di Rafa e dei suoi: «Uscire in questo modo, con quattro vittorie, è stato assurdo: non era mai accaduto. Resta la soddisfazione di aver dimostrato il nostro potenziale, soprattutto in chiave futura: abbiamo cambiato tanto, uomini e tattica. Serve tempo» .
Fonte: Corriere dello Sport
