Lo stile Napoli, sul mercato, è ormai chiaro da un po’:
«Puntiamo a inserire giovani nel gruppo e nel frattempo lo rinforziamo con giocatori d’esperienza».
Ecco a voi il 21enne Bruno Uvini, il 22enne Omar El Kaddouri e il 30enne Giandomenico Mesto. Mixare e poi presentare: due ragazzini da scoprire e un ragazzo più cresciuto che, però, ha stoffa di qualità già nota. Loro sono gli ultimi tre acquisti del mercato azzurro, i colpi last minute che hanno fatto felice la prospettiva (Omar e Bruno) e l’allenatore (Giandomenico detto Giando). Sorridenti e pronti, ma soprattutto entusiasti: è così che sono parsi i tre, che si affacciano in una stagione che la critica individua come fondamentale per il ciclo di Mazzarri.
«La Juve ha qualcosa in più, ma siamo convinti di potercela giocare con tutti. Se parliamo di scudetto, però, mi viene un certo prurito…Ci sono tanti gufi in giro, vogliono caricarci di pressione».
Parola di un Bigon più scaramantico che mai. Poi, dopo aver introdottoi volti nuovi del gruppo, il d.s. affronta un po’ di tematiche delicate:
«I rinnovi di De Sanctis e Campagnaro? Lavoriamo per trovare la quadratura dell’intesa. Non credo che ci saranno problemi. Mazzarri invece ha ritenuto doveroso restare a scadenza, è una consuetudine per allenatori di un certo livello. Ci sarà tempo».
Del giudizio al mercato azzurro, invece, si parla subito. O meglio:
«Lo rimandiamo a fine stagione. E’ stato un mercato complicato dalla crisi, ma credo che il Napoli abbia una rosa completa e omogenea. Il vero giudice sarà il campo».
Come nel caso di Insigne: «E’ un orgoglio vederlo in Nazionale, ma deve stare sereno e continuare a lavorare e a imparare dai campioni che lo affiancano. Toglierò l’attenzione su di lui». Sarà difficile.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
