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Blasi, Zalayeta ed il caso Quagliarella: De Laurentiis e le operazioni “last minute”

Magari alla fine il “botto” di fine mercato non ci sarà, con Lavezzi che continuerà a deliziare gli spettatori del San Paolo e “Pepito” Rossi costretto ad un altro anno da emigrante al Villarreal. Ed anzi questo è lo scenario più probabile, viste anche le recenti dichiarazioni di attori importanti di questa doppia vicenda (il tecnico azzurro Mazzarri da un lato ed il presidente del club spagnolo Roig dall’altro). Però se alla fine qualcosa accadesse, non sarebbe affatto una novità per le abitudini del Napoli di De Laurentiis. È vero, infatti, che il patron azzurro ha sempre cercato di programmare i suoi investimenti con largo anticipo, provando a sorprendere la concorrenza con affari chiusi nelle prime fasi di mercato (vedi Hamsik, Lavezzi o Cavani, giusto per parlare dei “top”) o addirittura anticipando la finestra di mercato successiva (vedi Fernandez). Ma è vero anche che De Laurentiis quasi mai si è fatto mancare la trattativa “last minute”. Che fosse un acquisto o una cessione, un nome illustre o un comprimario, gli ultimi giorni di contrattazioni il suo Napoli li ha spesso vissuti febbrilmente. Del resto si può dire che il Napoli di De Laurentiis sia nato proprio “last minute”, dal momento che nel 2004 ci fu bisogno di costruire una rosa dal nulla in una finestra di mercato appositamente costruita per gli azzurri (dal 7 al 23 settembre). Un’esperienza per certi versi traumatica, tanto che l’anno seguente il diggì azzurro Pierpaolo Marino cercò di muoversi in anticipo, e gli ultimi giorni di trattative filarono via lisci. Nell’estate del 2006 a Reja serviva un esterno difensivo; per trovare quello giusto (neanche tanto, a giudicare dai risultati) bisognò attendere il 29 agosto, quando dal Rapid Vienna arrivò Gyorgy Garics. L’estate del 2007 è quella del sospirato ritorno in serie A, con una squadra che venne completata quasi sui titoli di coda, con gli arrivi di Matteo Contini dal Parma (il 16 agosto) e della coppia ZalayetaBlasi dalla Juventus (il 21), un tris che, almeno il primo anno, si rivelò prezioso per gli azzurri. L’anno seguente ci si ridusse all’ultimo giorno utile (l’1 settembre) per una doppia operazione in difesa: dalla Reggina arrivò Salvatore Aronica, mentre all’Udinese fu girato Maurizio Domizzi. Dopo un 2009 piuttosto tranquillo, lo scorso anno il finale fu bollente: si partì con la cessione di Denis all’Udinese il 17 agosto; poi, in rapida successione, l’acquisto di Cristiano Lucarelli, lo scoppio (tra l’andata ed il ritorno del preliminare di Europa League contro l’Elfsborg), del caso Quagliarella (nella foto), con la clamorosa cessione alla Juve il 27 agosto e, negli ultimi due giorni di trattative, gli arrivi a Napoli di Sosa, Yebda, Cribari e Dumitru. Insomma, mancano solo due settimane, ma potrebbe succedere ancora molto.

La Redazione
C.T.

Fonte: Il Roma

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