Gongola Piero Braglia, pur restando coi piedi ben saldi a terra. La sua Juve Stabia è quarta in classifica, il successo sulla Reggina conferma che la sconfitta col Sassuolo è stato solo un passo falso. «Devo fare i complimenti ai ragazzi – dice il tecnico gialloblu – hanno voluto vincere a tutti i costi, ci hanno creduto fino alla fine, cercando il gol contro un avversario che ci ha messo in difficoltà con l’atteggiamento iniziale. Ci aspettavamo una Reggina schierata in un certo modo, si sono messi a quattro, ma siamo stati bravi a non fermarci anche quando sembrava che proprio non volesse entrare». Caserta il vero mattatore del match: «Quest’estate, in ritiro, era sempre l’ultimo a lasciare il campo di allenamento. Questo mi ha colpito, e quando c’è stata l’occasione ho scelto di tenerlo. Tutti gli elogi di questo momento, del pubblico, miei, se li è guadagnati». A Modena con la mente sgombra: «Noi in campo andiamo sempre per vincere, poi c’è l’avversario, c’è l’ arbitro, può esserci la giornata storta. Andiamo avanti per la nostra strada, restando con i piedi saldi a terra».
Dionigi, in casa Reggina, contesta l’arbitro: «Non ha saputo tenere il polso del momento e dell’ambiente – dice il tecnico calabrese -. Non so se siano pesate le lamentele della Juve Stabia dopo la gara col Sassuolo. C’era un’espulsione per loro, e forse anche sul gol c’era un fuorigioco…». Contento Fabio Caserta, per la prestazione e per il gol: «Una buona prova, sono soddisfatto sia a livello personale che per la squadra. Sono tre punti pesanti, al termine di una partita condotta bene. Il mio campionato? Sono a disposizione di Braglia, lui lo sa bene». Nel dopogara una piccola scaramuccia negli spogliatoi tra alcuni calciatori, sedata dall’intervento della dirigenza delle due squadre.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
