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Braglia: «Per la Juve Stabia l’unico obiettivo è la salvezza»

Gialloblù a caccia della vittoria a Vicenza

«Dateci una mano, stringiamoci tutti intorno alla Juve Stabia. In giro c’è un’aria che non mi piace, facciamo presto i punti che mancano per la salvezza. Perché, è bene chiarirlo a tutti: questa squadra può solo puntare a mantenere la categoria, non illudiamoci nessuno con altre cose». Parole e musica di Piero Braglia alla vigilia della sfida di Vicenza. Oggi, nella trasferta del Menti, la sua Juve Stabia, rinnovata dal mercato di riparazione, proverà a dare risposte dopo gli addii di Danilevicus, Erpen, Maury, Vinci e Genevier e gli arrivi di Martinelli, Suciu, Verdi e Pompilio. «È una gara difficile – spiega Braglia – al di là del fatto che il Vicenza si sia mosso più o meno bene sul mercato. Da questo momento in avanti non ci saranno partite abbordabili, tutti giocheranno con il classico coltello tra i denti. Con il Brescia abbiamo fatto bene in difesa, il problema è stato davanti, stavolta mi aspetto una prova di carattere».
Cerca di dribblare ogni commento sul mercato, il tecnico stabiese, ma alla fine si scioglie elogiando gli arrivi di Suciu e Martinelli. «Suciu viene da un infortunio, è vero, ma ha già collezionato qualche presenza col Torino, ed era con la prima squadra da un mese e mezzo. L’ho visto in allenamento, mi è piaciuto molto come si muove, a Vicenza giocherà da subito. Semmai lo toglieremo a gara in corso se non dovesse reggere il minutaggio. Martinelli, per caratteristiche, è il sostituto ideale di Maury, uno che a Cittadella giocava titolare». Il vero dubbio resta Sasà Bruno. La punta è stata in procinto di andar via fino alla fine, salvo poi restare alla corte di Braglia. «Non sono io a dover gestire Bruno – borbotta il tecnico -, è lui a dover capire cosa vuole da questo campionato. Ha avuto qualche problema, voleva andare altrove, è ancora qui, ora starà a lui capire se vuole finire una carriera importante in un certo modo. Di sicuro non può dire che non ha avuto fiducia e spazio».
Volti nuovi, modulo che non dovrebbe cambiare. A Vicenza il 4-3-1-2 dovrebbe essere confermato, anche per l’infortunio di Mbakogu che terrà Braglia sulle spine fino all’ultimo. «Jerry ha avuto qualche fastidio, ma non è una ricaduta. È giovane, non si era mai fatto male, deve imparare a gestire meglio certi momenti. A due in avanti Cellini può sicuramente far bene, vedremo». Assenti Scognamiglio e Pompilio per infortunio, oltre a Caserta squalificato, la sensazione è che non ci saranno grandi rivoluzioni. In difesa confermatissimi Nocchi, Baldanzeddu, Figliomeni, Murolo e Dicuonzo. Nel rombo di centrocampo, Mezavilla vertice basso e Suciu a ridosso delle punte, con Zito ed uno tra Acosty e Verdi (favorito quest’ultimo) esterno. In avanti la coppia dovrebbe essere composta da Bruno e Cellini, insieme per la seconda volta quest anno, anche se non è da escludere l’impiego di Mbakogu qualora le condizioni del nigeriano consentano di vederlo in campo dall’inizio. Per Dal Canto tanti esordi, in particolare quello della nuova coppia d’attacco Bojinov-Tiribocchi, tecnica e potenza che in B possono fare la differenza.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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