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Brasile 2014 – Colombia-Costa D’Avorio 2-1, goal e spettacolo al Manè Garrincha di Brasilia. 90′ per Zuniga, 72′ per Armero

Al 64' Rodriguez apre le marcature di testa, poi allunga Quintero. Gervinho tiene vive le speranze al 73'

Prove tecniche di maturità per Colombia e Costa d’Avorio nel giorno della seconda prova all’Estàdio Nacional Manè Garrincha di Brasilia cominciata con le lacrime di Serey durante l’inno nazionale ivoriano. Diventare grandi è complicato e l’ansia nei momenti decisivi rischia di sopraffare le qualità dei calciatori, è questo il riassunto in sedici parole del match delle 18:00 che vede in campo anche i “nostri” Zuniga e Armero per i Cafeteros. Primo tempo giocato a grande intensità e ritmi molto alti con gli attaccanti che partecipano alla fase difensiva, non c’è da meravigliarsi nel vedere ripiegamenti di Ibarbo e Rodriguez e chiusure di Bony all’altezza della propria area di rigore. Il primo tiro in porta è di marca colombiana, al 17’ con Sanchez, tra i migliori in una partita che ne esalta le caratteristiche di mediano tenace, pilastro del centrocampo dei sudamericani. Al 28’ il primo grande pericolo per la porta degli elefanti, James Rodriguez col suo sinistro libera Teo Gutierrez a tu per tu con Barry, ma l’attaccante del River Plate fallisce incredibilmente il goal calciando in maniera sbilenca. Con il passare dei minuti la Costa D’Avorio comincia a prendere le misure e guadagna metri con le scorribande del suo capitano Yaya Tourè ben arginate dal solito Sanchez e quando gli ivoriani salgono in blocco e perdon palla sulla trequarti ecco scatenarsi il contropiede colombiano sfruttando la velocità di Cuadrado e la classe di Rodriguez. Al 32’ il primo tiro in porta per gli elefanti con Aurier, ben neutralizzato da Ospina, gli ivoriani aumentano la loro mole di gioco senza però riuscire a concretizzare. Le squadre giocano a specchio e praticamente si annullano a vicenda alternando momenti di dominio in mezzo al campo senza però risultare incisivi negli ultimi 30 metri. Nel secondo tempo lo spettacolo aumenta perché al ritmo e all’intensità si aggiungono i goal. I capovolgimenti di fronte sono continui con Yaya Tourè e Gervinho da una parte e Cuadrado e Rodriguez dall’altra. Al 53’ una delle svolte della partita con l’uscita di uno spento Ibarbo e l’ingresso dell’ex Pescara Quintero. E’ la Costa D’Avorio che continua come aveva concluso il primo tempo, con offensive sugli esterni e con giocate su giocate di Yaya Tourè che con un esterno destro trova Bony solo nell’area che manca l’impatto con il pallone in rovesciata per il vantaggio ivoriano. Al 57’ un liscio di Armero rischia di lanciare Gradel a tu per tu con Ospina e solo una grande chiusura di Yepes evita ulteriori guai. La Colombia prova a reagire e lo fa alla grande con Cuadrado che al 59’ centra un palo clamoroso da posizione impossibile, lanciato dal solito James Rodriguez. Al 60’ Drogba rimpiazza uno spento Bony. La partita si sblocca al 64’, James Rodriguez impatta di testa su calcio d’angolo di Cuadrado portando in vantaggio i Cafeteros, la palla finisce sotto la traversa, Barry tocca non riuscendo a respingere. La Costa d’Avorio non ci sta e reagisce con veemenza, al 68’ due tiri in successione di Aurier e Yaya Tourè che difettano di precisione e proprio quando il pareggio sembra vicino un errore in impostazione di Serey lancia il 2 a 0 colombiano con la palla recuperata di James Rodriguez e l’assist vincente per il neo entrato Quintero. L’orgoglio degli elefanti è infinito, la reazione è immediata con Gervinho che al 73’ dopo un’azione travolgente dalla sinistra, rientra sul destro dribblando tre avversari e col piede forte chiude sul primo palo per il 2 a 1 tenendo vive le speranze ivoriane. La Costa d’Avorio insiste sfondando sulle corsie laterali senza però trovare la zampata decisiva. All’89’ Quintero prova a guadagnarsi il titolo di copertina con un sinistro al volo da centrocampo che tiene con il fiato sospeso l’intero Manè Garrincha, nulla di fatto ma per poco. Al 93’l’ultimo brivido colombiano, Drogba prova a sfruttare uno svarione della difesa dei cafeteros ma Ospina esce giusto in tempo evitando spiacevoli sorprese. La partita termina negli istanti successivi, Webb fischia la fine di un match combattuto dove alla fine l’ha spuntata la maggior qualità complessiva degli uomini di Pèkerman, escono comunque a testa alta gli elefanti guidati da Lamouchi.

 

La partita di Zuniga e Armero

Camilo Zuniga è protagonista di uno dei duelli più emozionanti dell’intero match, trailer della prossima serie A, con il romanista Gervinho a ritmo di giocate, scatti e affondi decisivi. L’ivoriano riesce realmente a superarlo una sola volta, proprio in occasione del goal che tiene vive le speranze africane. Camilo tiene comunque testa per tutto il match e si propone spesso in fase d’attacco duettando con Cuadrado, è dalla fascia destra infatti che arrivano i maggiori pericoli dei cafeteros.

La partita di Armero vede più ombre che luci, soffre in fase difensiva il duello con Gradel, nettamente meglio in fase d’attacco dove si fa notare per una giocata spettacolare su Aurier che lo stende al 60’ provocando una punizione pericolosa. Viene sostituito al 72’ da Arias più abile in copertura ma meno in fase di proposizione.

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