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Britos si conferma insuperabile; Dzemaili, assist e inserimenti

Le pagelle de Il Mattino: giuste le sostituzioni Insigne assist prezioso per il Matador, Donadel determinato

De Sanctis 7  Si riscatta alla grande dell’errore di Firenze. Battuto solo da una sfortunata autorete di Cannavaro. Ottime parate su Sansone e Valdes nel primo tempo, attento nella ripresa sul tiro dalla distanza di Lucarelli. Nel complesso dà un senso di grande sicurezza all’intero reparto arretrato.

Campagnaro 6,5  Si conferma sui livelli di domenica scorsa, concede poco a Sansone, forse solo lo spunto sul gol. Bravo a liberare situazioni complicate, anche di testa. Si vede pure da attaccante, la sua girata di destro nel primo tempo impegna severamente Mirante. Il giallo gli farà saltare il Catania.

Cannavaro 6,5  Peccato per la sfortunata deviazione che inganna De Sanctis. Il capitano torna dalla squalifica e dimostra di essere già in condizione. Salva sulla linea il tentativo di Parolo e non concede nulla ma proprio nulla a Belfodil. Anticipo, senso della posizione e giusta cattiveria agonistica.
Britos 7    Insuperabile anche a sinistra. Ci mette fisico e mestiere e non perde nessun duello contro qualsiasi avversario. Un solo errore, un appoggio sbagliato, al quale è costretto a rimediare con un fallo da ammonizione che gli farà saltare il Catania. Bravo anche nel finale.

Mesto 6  Schierato al posto dell’infortunato Maggio tiene la posizione anche se mostra un po’ di timidezza nel provare l’affondo. Si annulla con Gobbi, fa però sempre la giocata giusta di squadra. (6 Armero 32’ st: buono l’impatto sulla partita, merita la sufficienza perchè entra nei meccanismi senza paura).

Inler 5,5   Nel primo tempo più o meno regge. Con l’assenza di Behrami è lui a dover fungere da vero mediano e infatti si vede meno nella costruzione del gioco. Poi però cala vistosamente in avvio di ripresa e commette anche un paio di errori pericolosi negli appoggi. Giusto il cambio.

Dzemaili 7  Mezzo voto in più per l’assist, perfetto e con i tempi giusti per l’inserimento di Hamsik. Bravo anche a lanciarsi in profondità quando trova un super Mirante. Gioca da interno, tiene la posizione e fa anche un buon giro palla. Ripaga la fiducia riposta in lui da Mazzarri.

Zuniga 6,5   Costretto a un grande sacrificio nella fase difensiva tra Biabiany e Marchionni. Lo fa bene perchè sul suo lato grossi pericoli non ne arrivano, però è costretto a limitare le incursioni offensive. Nel finale dimostra di essere in forma, non risparmiando incursioni e affondi.

Hamsik 8   Il marziano stavolta è lui. Gioca un’infinità di palloni e non ne spreca nessuno, anche se con caratteristiche diverse è lui il Pirlo del Napoli. Geniale sul gol quando con il tocco di sinistro prende in controtempo Mirante. Uomo squadra, si fa vedere e riceve palloni a tutto campo e li smista.

Pandev 6  Parte un po’ timido, poi si riprende e sale di livello. Gli riescono un paio di giocate efficaci, bravo a tenere palla e far salire la squadra. Ottimo l’assist per Dzemaili. Sicuramente in ripresa rispetto alle ultime due partite, tatticamente prezioso. Cala un po’ alla distanza.

 Cavani 7,5  Diciotto gol, implacabile come sempre. Sbaglia la prima occasione importante, perfetto sulla seconda, freddo a dribblare Mirante e a mettere dentro. Lotta come un indemoniato, il suo spirito è da combattente vero, da quello che vuole vincere a tutti i costi. Capocannoniere.

Donadel 6,5  Un giocatore ritrovato. Si nota già dalla decisione del primo contrasto ma anche dalle altre giocate successive. Lucido, tiene il senso della posizione, anche tatticamente legge bene tutte le situazioni. Bravo anche ad inserirsi nel ritmo partita senza accusare difficoltà.
Insigne 6,5   Il voto è per l’assist, perfetto. Con Zeman i tagli era lui a farli, con Mazzarri è bravissimo lui a cercare con il contagiri Cavani, Gioca con spirito di sacrificio e con la mentalità giusta di squadra, come vuole il tecnico. Bravo nel finale a tenere alta la squadra con il possesso palla.
Mazzarri 8, la squadra ormai sa giocare a memoria.  Secondo posto a tre punti dalla Juve, Napoli in pienissima corsa per lo scudetto e con quindici punti in più dell’anno scorso. Squadra che gioca a memoria grazie alla mano del suo allenatore e coniuga alla perfezione la doppia fase, quella difensiva e quella offensiva. Dimostra ancora una volta di più che il suo calcio non è solo ripartenze ma varia di volta in volta a seconda del tipo di avversario. Contro il Parma nel primo tempo soprattutto si vede un giro palla importante e le due reti arrivano da giocate centrali.

Fonte: Il Mattino
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