Minimizza l’accaduto il tecnico dell’Avellino Giovanni Bucaro.
«Una bravata, sicuramente spiacevole e deplorevole, ma ritengo non abbia nulla a che fare col mondo dei tifosi che, sia quando ho giocato qui nel passato che in questo scorcio di campionato quando la squadra ha un po’ frenato, critiche e contestazioni le hanno fatte dagli spalti».
Liquida così, la distruzione dei vetri della sua auto.
Il tecnico s’è accorto del danneggiamento della sua Mercedes classe A ieri mattina solo intorno alle 11. Avendo la mezza giornata libera (la squadra il giovedì sostiene una sola seduta pomeridiana), Bucaro mentre si recava nella traversa attigua all’hotel dove abitualmente parcheggia la vettura, in compagnia del proprietario del «Malaga», Sabatino Nigro, è rimasto di sasso: parabrezza anteriore attaccato probabilmente a colpi di martello, finestrini e deflettori laterali infranti, schegge di vetro all’interno dell’abitacolo.
Sul posto si sono portati i carabinieri della stazione di Atripalda, diretti dal maresciallo Cucciniello, che hanno immediatamente esperito le prime indagini sull’episodio, probabilmente avvenuto nel cuore della notte. A stabilirlo, oltre al lavoro di intelligence saranno anche i filmati delle telecamere a circuito chiuso di una banca che gli inquirenti stanno accuratamente visionando. Una delle ipotesi alla base del gesto potrebbe riguardare l’insoddisfazione di qualcuno, circa alcune scelte di campo dal tecnico. Naturalmente i carabinieri stanno vagliando tutte le piste possibili per risalire all’autore o agli autori di quella che può considerarsi una vera e propria intimidazione. Condannata con fermezza dalla società.
“Un atto di estrema inciviltà che di certo non condizionerà il nostro tecnico”
dice il presidente onorario del club Walter Taccone;
“La dirigenza tutta dell’As Avellino 1912, così come la tifoseria, trasmette granitica solidarietà a Bucaro e si augura che i responsabili vengano presto individuati”.
Anche una delegazione della Curva Sud, recatasi al campo Sibilia dove l’Avellino si allena, s’è dichiarata vicina al tecnico, come pure la squadra attraverso il suo capitano Millesi. Anche a Zeman, nel luglio 2004, nello stesso luogo, vennero squarciate le ruote della sua Citroen.
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