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Calcioscommesse, responsabilità oggettiva: l’Uefa propone l’autocertificazione

Lo scandalo scommesse si è abbattuto sul calcio italiano nella primavera 2011 e a quasi due anni dall’inizio dell’inchiesta della Procura di Cremona i filoni non si sono esauriti. Ci sono club che finiranno a breve sotto processo, come il Napoli, che dovrà presentarsi con i due difensori Cannavaro e Grava e l’ex Gianello davanti alla Disciplinare per il tentativo di combine attuato dal portiere nel maggio 2010. Il club rischia una penalizzazione; Cannavaro e Grava una squalifica e Gianello, ormai ritiratosi, patteggerà la pena. Sembra di capire che non vi sarebbero riflessi sull’Europa League 2012-2013. «È un problema che riguarda la Federazione italiana», ha detto il dirigente dell’Uefa, Andrea Traverso, ospite a Napoli in un convegno sul fair play finanziario. Ma un punto in più o in meno potrebbe fare la differenza a maggio per l’eventuale partecipazione alla competizione internazionale 2013-2014.

L’Uefa ha anticipato alla Federcalcio italiana un progetto di autocontrollo dei club per limitare l’effetto della responsabilità oggettiva, che potrebbe partire nei prossimi mesi e non avrebbe quindi riflesso sugli imminenti processi. Ci sono società che sono state penalizzate, e a volte costrette al patteggiamento, pur essendo assolutamente estranee. È stato il caso della Sampdoria, partita da -1 per Guberti, che all’epoca dei fatti addebitati non era tesserato per i blucerchiati; è il caso del Napoli, che rischia una penalizzazione per colpa di Gianello, terzo portiere che assisteva alle partite dalla tribuna.
Il progetto richiama la Legge 231, ovvero l’autocertificazione delle società sui comportamenti tenuti da dirigenti e dipendenti. Dovrebbe essere effettuata più volte nel corso di una stagione, con indagini interne in caso di match o movimenti sospetti, e potrebbe fungere da esimente in caso di eventuali rinvii a giudizio delle società per responsabilità oggettiva. La proposta è al vaglio di dirigenti e legali dell’Uefa. Ne è stata informata la Federcalcio italiana perché il carico di penalizzazioni per il calcioscommesse sui club è stato notevole in questa stagione: in serie A: -6 per il Siena, -2 per l’Atalanta, -1 per il Torino e la Sampdoria; in serie B: -7 per il Bari, -6 per il Grosseto, -4 per il Novara, -3 per la Reggina, -2 per Padova Crotone e Modena, -1 per Ascoli Varese ed Empoli. E potrebbero essere tolti punti ad altri tre club di A (Napoli, Lazio e Genoa) e ad uno di B, il Bari. Michel Platini, il presidente dell’Uefa che ha messo in cima al suo mandato la lotta al calcioscommesse, ha ribadito nel programma di Chiambretti su Radio2: «Chi bara deve uscire dal calcio».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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