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Calcioscommesse, Juve Stabia punita: meno 5

Cinque punti di penalizzazione alla Juve Stabia, due al Sorrento, da scontare nella stagione in corso, rispettivamente in serie B ed in Prima divisione di Lega Pro; tre anni di squalifica per l’amministratore unico dimissionario del club stabiese, Roberto Amodio; inibizione per un anno all’ex presidente rossonero, Antonino Castellano; squalifica di tre anni e sei mesi per il calciatore Cristian Biancone (attualmente tesserato per il Soverato, prosciolto invece dalle contestazioni in merito alla gara Taranto-Sorrento del 21 dicembre 2008), tre anni e tre mesi per il portiere Vitangelo Spadavecchia (attualmente tesserato per l’Andria), ventimila euro di ammenda per il Sorrento. Questa la dura sentenza della Commissione disciplinare nazionale, presieduta dall’avvocato Sergio Artico, che ieri pomeriggio ha emanato il verdetto relativo ai fatti contestati dal procuratore federale Stefano Palazzi per la partita Juve Stabia-Sorrento (1-0) del 5 aprile 2009. L’indagine della giustizia sportiva prese il via in seguito all’arresto di Biancone, nell’ottobre del 2010, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, con l’accusa di aver alterato la gara oggetto del dibattimento. Diametralmente opposte le reazioni di Juve Stabia e Sorrento. Franco Manniello, patron dei gialloblù, arriva allo stadio solo verso le 16.30, visibilmente provato dalla sentenza:

Mi sento come se fossi stato investito da un Tir”

commenta con amarezza .

Continuo a sentirmi parte lesa in un procedimento che proprio non accetto. Nel leggere le motivazioni della sentenza ci sono diversi passaggi a mio avviso lacunosi”.

Manniello ricorda la stagione in questione, 2008-2009, la prima al timone della Juve Stabia, culminata addirittura con la retrocessione in Seconda divisione:

«Fummo l’unica società, prima della gara col Potenza, a denunciare un tentativo di illecito. Ora paghiamo colpe di altri».

Entro le prossime ore la società gialloblu presenterà ricorso alla sentenza, con la difesa che dovrebbe essere allargata anche ad altri legali oltre a Fulvio Pellegrino. Unico a parlare per il Sorrento è l’avvocato Eduardo Chiacchio, difensore del club rossonero:

«Siamo soddisfatti della decisione che ha completamente recepito le nostre valutazioni in sede difensiva, ispirate totalmente a concetti di carattere tecnicistico, che si basavano sui precedenti giurisprudenziali in materia, per casi similari, così come confermato in un passaggio nelle motivazioni della stessa Commissione disciplinare. Ricorsi? Restiamo in attesa delle mosse della procura federale».

In pratica, se la sentenza non sarà impugnata dal procuratore federale, il Sorrento non presenterà alcuna istanza, diversa la questione in casa Juve Stabia, ma servirà almeno un mese per la sentenza della Corte di giustizia federale.

 

La Redazione

A.S.

Fonte: Il Mattino

 

 

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