Il centravanti del Napoli di Maradona spiega: «Ora c’è la moda dei cileni, una generazione di fenomeni. Edu è scattante, molto rapido, sempre a caccia della profondità. I tifosi azzurri non pensino di avere il nuovo Sanchez.»
Andrea Carnevale, ex bomber del Napoli di Maradona, è il responsabile degli osservatori dell’Udinese. Pozzo compra degli sconosciuti, purché giovanissimi e promettenti: non sempre funziona, ma Isla, Inler, Sanchez, Zapata, Felipe e tanti altri, venivano dal nulla. E quasi tutti sono passati per l’ok di Carnevale. «Vargas è un talento, somiglia al giovane Inzaghi: scattante, sempre a caccia della profondità. Lo ammetto, lo abbiamo seguito per molto tempo».
E poi?
«E poi succede che i cileni comincino a costare troppo caro. E noi certe cifre per un 22enne non li paghiamo».
Per uno che viene definito l’erede di Sanchez, nessuna eccezione?
«Piano, piano. A Napoli così lo rovinate. Lui non è Sanchez, è molto diverso. È bravo, e sta crescendo molto. Negli ultimi 4 mesi è davvero esploso. Ma non è ancora un ragazzo pronto fisicamente per la serie A, bisogna lavorarci tanto. E sono sicuro che Mazzarri lo sa».
Dunque, lei consiglia di abbassare le aspettative?
«Lo so che non è facile, un attaccante costato 11 milioni di euro i tifosi lo vogliono vedere in campo, non certo tra le riserve. E Napoli non è Udine sotto questo aspetto».
Perché l’Udinese se l’è fatto sfuggire?
«A settembre sono stato a Santiago, l’ho visto giocare contro il Vasco de Gama in Copa Sudamericana. Mi ha colpito, ho dato parere favorevole ma l’Universidad de Chile ha chiesto una cifra spropositata. E l’abbiamo mollato».
Con Vargas o senza, il Napoli può risalire in classifica?
«È la squadra più forte, vale Milan e Juventus. Sono certo che passerà il turno in Champions e finirà il campionato tra le prime tre».
Ci dice il nome del prossimo fenomeno del “modello Udinese”?
«Presto faranno la fila per Diego Fabbrini. Che per fortuna è italiano».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
