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Carpisa Yamamay-Brescia 1-1: la parola ai protagonisti

Le ragazze di mister Marino ottengono un pareggio nei minuti finali dopo novanta minuti intensi, giocati a ritmi alti contro un Brescia forte sul piano fisico. La gara di oggi ha confermato la forza tecnica della Carpisa ma rispetto alla Torres si è vista una manovra  fluida, con troppi lanci lunghi. Le uniche insidie sono arrivate da palla inattiva. Tuttaia, nonostante lo svantaggio subìto, le azzurre hanno trovato il pareggio con grinta e determinazione. Nel post-partita sono intervenuti i protagonisti della gara del “Collana” ed il primo è stato il tecnico del Brescia Bertolini. Ecco quanto dichiarato:

“Secondo me il pari alla fine è il risultato più giusto, anche se la Carpisa ha creato più occasioni . Noi siamo andati in gol su palla inattiva, siamo state brave a sfruttare l’unica palla che la squadra di casa ci ha concesso, il rammarico è l’aver subito il pareggio a quattro minuti dalla fine, però tutto sommato va bene così. Il risultato del Firenze a Verona l’ho saputo pochi minuti fa, noi abbiamo tentato di vincere, ma battere le azzurre sul loro campo non è così semplice, la Carpisa al “Collana”  è un’altra squadra rispetto a quella che gioca in trasferta. Della squadra di Marino mi è piaciuto l’atteggiamento con cui hanno affrontato la gara , ma mi aspettavo qualcosa di più sul piano del gioco: troppi lanci lungi e poco gioco palla a terra. Valeria Pirone è un’ottima giocatrice, fa salire la squadra con le sue movenze, meriterebbe di stare in nazionale per le sue qualità. Un altro aspetto che mi ha colpito di loro è la voglia di non mollare nulla fino alla fine”

Interviene ai nostri microfoni il medico sociale Carlo Ruosi sulla gara del “Collana” e sulla prova delle azzurre.

“Il Brescia ha fatto la sua partita, l’ha impostato sulla fisicità. Le “rondinelle” hanno in difesa giocatrici che sono nella nazionale e in attacco hanno due/tre elementi da non sottovalutare. Comunque la gara della nostre ragazze è stata davvero positiva. La fisicità del Brescia la si è notata, visto che lo staff medico è intervenuto più volte sul terreno di gioco, per qualche colpo proibito. Dopo il loro gol sembrava tutto perduto ma la rete di Barreca ha dato una enorme spinta alla squadra che se avesse avuto qualche minuto in più avrebbe potuto vincere la partita. L’importante è aver tenuto l’imbattibilità, siamo una neo promossa eccezionale e il nostro augurio è chiudere il campionato in bellezza. Valeria Pirone ha subito un trauma distorsivo alla caviglia che comunque valuteremo nei prossimi giorni, aveva la caviglia gonfia e gli abbiamo messo un bendaggio oltre che la borsa del ghiaccio, auguriamoci che tutto vada per il meglio. Anche Schioppo e Barbieri hanno preso qualche colpo, ma per il momento il bollettino medico è positivo. Poi c’è da sottolineare che a breve riavremo Penelope Riboldi che sta cominciando ad allenarsi con il gruppo e prima che finisca il mese di febbraio la rivedremo in campo”.

Successivamente parla il mister della compagine azzurra Peppe Marino sulla prova delle sue ragazze contro l’undici di mister Bertolini.

“Abbiamo messo in difficoltà il Brescia come si è  fatto contro le altre squadre. Noi abbiamo una nostra identità di gioco, siamo una squadra in gamba, la rosa è competitiva e dobbiamo continuare a lavorare con questa umiltà. Vorrei sottolineare un episodio: dopo il gol delle ospiti una giocatrice dalla panchina ha fatto un brutto gesto verso i nostri tifosi, provocandoli in maniera netta. Non bisogna dire solo dei nostri cori come esempi negativi, ma anche di quello che fanno gli altri, perché non è una cosa molto bella. Non dimentichiamoci anche di quello che abbiamo subito a Pordenone. Ritornando alla partita dico che c’è stato un momento di timore nel giocare la palla a terra, nell’intervallo ho cercato di tranquillizzare le ragazze e nella ripresa si è vista una squadra più determinata nel cercare di vincere la partita. Le miei giocatrici devono rendersi conto che non hanno nulla da invidiare alle avversarie, avevo impostato la gara sulle transizioni,  forse questo non lo abbiamo fatto con una certa costanza e a tratti ci è mancata la lucidità, però è un piccolo dettaglio di una gara ben disputata dalla Carpisa. Posso contare su una squadra che è molto duttile, una di queste è Emi Yamamoto che tatticamente è molto intelligente,  può giocare  in qualsiasi ruolo e per un tecnico è una grande fortuna. Il mio compito è leggere la partita al meglio per cercare di dare un identità di gioco alle sue giocatrici, la ragazza nipponica ha fatto una gara perfetta come il resto della Carpisa. La gara è stata impostata bene tatticamente dalla mia squadra e dal Brescia, il pareggio è ottimo per noi e bisogna continuare così. La vittoria del Firenze a Verona è una dimostrazione che questo è un campionato dove c’è molto equilibrio e se sei ben messo in campo puoi battere anche compagini più forti. E’ un risultato che mi rende molto felice”.

Infine interviene il dg della Carpisa Italo Palmieri sul momento della compagine azzurra e su un record che dura da molto tempo.

“Oggi temevo che il Brescia ci impedisse di ottenere un buon risultato in casa, era una delle squadre più insidiose e non perdere è stato positivo. E’ da 26 mesi che la squadra è imbattuta in casa, nessuna squadra italiana o europea al maschile e al femminile ha un record così longevo come il nostro. In casa ormai abbiamo costruito una sorta di “Fort Collana”, stiamo facendo bene e rimanere imbattute contro squadre come Brescia e Torres non è cosa da poco. L’autostima delle ragazze sta crescendo e ci auguriamo di far bene anche in Coppa Italia, torneo a cui teniamo molto. Faccio un plauso alle ragazze e al tecnico Marino che con la sua tattica attendista in prima battuta, sta portando i suoi frutti. La gara dell’andata con il Chiasiellis è stata ben giocata da noi, abbiamo avuto tante palle gol, ora le ragazze devono non prendere sotto gamba questi avversari che non sono tra le prime, dovremo far bene fuori casa per poi battere il Torino al “Collana”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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