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Carratelli: “Hamsik e Cannavaro stendono il Catania”

Il Napoli batte il Catania (2-0) sotto la pioggia e nel vento del San Paolo e piomba sulla Juve che oggi giocherà a Verona contro il Chievo. Sesto risultato utile per gli azzurri (cinque vittorie), terzo consecutivo successo a Fuorigrotta, miglior attacco casalingo (30 gol, più di una rete a partita). Il Napoli ha “spento” il Catania nel primo tempo abbattendolo con i gol di Hamsik (31’) e Cannavaro (44’). Nella ripresa ha controllato l’avversario più aggressivo senza subire danni. Il Catania cade dopo tre vittorie di fila.

Mazzarri non cambia. Fuori Campagnaro e Britos per squalifica, conferma la difesa a tre: Grava a destra (che non giocava dall’ultima gara del campionato scorso) con Cannavaro e Gamberini. C’è Mesto per Maggio infortunato. Rientra Behrami, in panchina Inler che entrerà nella ripresa. Confermato Dzemaili. Al Catania manca Legrottaglie per un attacco influenzale.
Il Napoli si impadronisce subito del match. Il Catania subisce e non contrattacca. Lodi è un po’ perduto a centrocampo dove Izco e Biagianti soffrono le iniziative di Behrami e Pandev. Difende più che costruire. E’ Hamsik a condurre la danza. Imprigionato invece Cavani che si segnalerà solo per un calcio di punizione contro la traversa. Il Catania arretra Barrientos e Gomez per fronteggiare il predominio azzurro a centrocampo. Pandev è in gran forma e giocherà una partita piena, senza appannamenti. E’ l’azzurro che, tra le linee, mette maggiormente in difficoltà il dispositivo difensivo del Catania. Il macedone debutta con uno spettacolare “sombrero” su Rolin, evita due avversari e conclude fuori. Era solo il primo minuto.
I rientri di Hamsik e Pandev e il gran lavoro di Behrami e Dzemaili assicurano al Napoli un costante predominio. Non c’è in campo il Catania sfrontato e audace che si temeva. Sulla sinistra, Zuniga è in serata di vena: difende raddoppiando su Barrientos, attacca impegnando Bellusci. Corre bene Mesto sulla destra, attento a contenere le discese di Capuano e lesto a proporsi per i cross.
Il gol di Hamsik premia la supremazia azzurra. E’ lo slovacco a iniziare l’azione sulla trequarti, lancio per Zuniga, cross basso e sporco del colombiano e Hamsik va a concludere sotto porta eludendo la marcatura di Capuano (31’). Il Napoli potrebbe raddoppiare con la punizione dal limite di Cavani, ma il tiro del Matador finisce contro la traversa (38’). Gli etnei protestano per un pallone che scivola su un braccio di Zuniga nell’area azzurra (36’). Poi Grava sfugge all’espulsione per un pugno a Gomez a gioco fermo (39’ i siciliani trattenevano la palla per ritardare il calcio di punizione per il Napoli). Graziato il terzino azzurro che aveva un inizio sofferto, proprio su Gomez, riprendendosi alla distanza.
Il Catania si vede poco all’attacco. La difesa napoletana (Grava su Gomez, Cannavaro su Bergessio, Gamberini su Barrientos) non molla un solo pallone. E i centrocampisti aiutano nei raddoppi. Fila fuori bersaglio un diagonale insidioso di Barrientos (42’) e il Napoli va al raddoppio. Dopo il corner battuto da Pandev, Zuniga raccoglie di testa il rinvio della difesa e rimette in area sulla destra dove scatta Hamsik che infila un cross basso davanti alla porta di Andujar: ci sono tre azzurri pronti a colpire, il più lesto è Cannavaro (44’) andato avanti sul calcio d’angolo.
Di rilevante, nel primo tempo, c’è Cavani un po’ fuori partita, ma gli arrivano pochi palloni utili. Pandev recupera, resiste ai contrasti, ripiega, fa salire la squadra, è in serata di gloria. E Hamsik fa altrettanto, mentre Dzemaili è sempre presente sul fronte offensivo con Behrami in copertura. Il Catania è pressato nella sua metà campo.
Nella ripresa c’è un Catania più aggressivo che passa dal 4-3-3 al 4-4-2 con Lodi e Biagianti centrali di centrocampo, Barrientos e Izco ai lati. Il Napoli si schiera “a specchio” arretrando Zuniga. Ora il Catania preme di più, ma è fasullo il gol di testa di Rolin su corner perché c’è un netto fallo di Bergessio su Zuniga (47’). Il Napoli si abbassa e dà campo al Catania che recupera palla e parte all’attacco. Un solo danno per il Napoli: l’ammonizione a Dzemaili (57’ fallo a interrompere il contropiede di Izco) che, diffidato, salterà sabato la partita contro la Lazio a Roma.
Il Napoli non dà mai l’impressione di cedere. Su un bel cross di Mesto, Cavani di testa conclude alto (62’). Il Napoli è meno pronto e lucido nelle ripartenze. Esce Behrami, entra Inler (63’). Il Catania continua a premere. Vola De Sanctis ad annullare una punizione insidiosa di Lodi (66’ l’unico squillo del regista etneo). Maran cerca di forzare il match e impiega Almiron per Biagianti (72’). Il Catania propone un 4-2-4 con Lodi e Almiron centrali, in avanti Gomez e Bergessio più stretti, sugli esterni Barrientos e Izco.
Esce Hamsik, entra Insigne (76’). La superiorità territoriale del Catania non crea pericoli a De Sanctis. Sfuma qualche contropiede azzurro. C’è Armero per Zuniga, stanchissimo dopo un match di grande generosità (83’). Il Catania rinforza l’attacco con Doukara per Lodi (87’), ma il Napoli è bene organizzato nella sua metà campo. Senza Hamsik, è Pandev che arretra per far ripartire la squadra. Inler si distingue per molti interventi in copertura e un tiro fuori bersaglio (84’). Anche Armero dà una mano. La novità della serata è il Matador che resta a secco. Ma il Napoli corre, corre e, per una notte, torna al primo posto come negli anni degli scudetti.

Fonte: Il Napolista.it

La Redazione

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