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Carratelli: “Occasione persa, ma il Napoli ha giocato con l’handicap”

Che cosa sarebbe potuta essere la partita del Napoli a Firenze (1-1) se il clamoroso svarione di De Sanctis non avesse regalato ai viola il vantaggio del gol di Roncaglia da metà campo (!). Il Napoli giocava visibilmente per vincere. La Fiorentina, provata dalle due ore di gioco di giovedì sera in Coppa Italia, sembrava subire tenendo i centrocampisti bassi per non dare spazio al Napoli. Ed era subito un match corpo a corpo, uomo contro uomo. Una sfida tattica che spezzettava il gioco non bello, ma avvincente. Behrami, magnifico, annullava Borja Valero e Inler aveva la meglio su Romulo. Sulle fasce, andavano meglio Zuniga su Cuadrado e Maggio su Pasqual. In difesa, Britos non dava scampo a Toni e Campagnaro ringhiava su Jovetic spegnendolo. Hamsik piroettava in velocità superando Aquilani. Cavani era dappertutto, ma Roncaglia non lo mollava. Non riusciva Pandev a districarsi dalla guardia di Savic. Il Napoli era in partita col piglio della squadra che ha il primo posto nel mirino e soggiogava la Fiorentina cui mancava Pizarro, un’assenza pesante.
Non arrivavano al tiro le due squadre perché le marcature erano asfissianti. Conclusioni senza pericolosità finivano fuori (6’ Pandev, 12’ Inler, 22’ e 24’ Romulo, 31’ Pasqual su punizione). Un match di grande equilibrio, di lotta in ogni zona del campo, ma col Napoli superiore. I contrasti sfociavano spesso nel cartellino giallo. Subito ne beccava uno Behrami in uno scontro con Aquilani (12’), deleterio perché l’azzurro, diffidato, salterà domenica la partita di Parma. Giallo anche per Gamberini, per Toni, per Inler, per Savic. Poi la “furia” dell’arbitro Bergonzi si placava. Behrami, in forma splendida, non si faceva condizionare dall’ammonizione e continuava a tenere fuori partita Borja Valero, il “cervello” dei viola.
Sembrava un match in pugno al Napoli anche se la Fiorentina non era proprio rinunciataria e cercava di distendersi in attacco. E, splash, il Napoli andava sotto nella maniera più inverosimile. Roncaglia dalla metà campo cercava Toni con un lancio lungo. Poco dentro l’area azzurra, De Sanctis prima andava incontro all’attaccante, poi si fermava, si scontrava anche con Britos e la palla, senza essere toccata da nessuno, finiva il suo lungo tragitto in rete (33’).
Incredibile. Una mazzata da schiantare qualunque squadra. Un handicap pesante in un match che il Napoli voleva assolutamente vincere per non perdere il contatto con la Juventus allontanatasi sabato a 5 punti dopo avere battuto l’Udinese. Bisognava assolutamente “tenere” il distacco minimo dei tre punti (sabato, pareggiando a Palermo, s’era arresa anche la Lazio). Prima della chiusura del tempo, sulla punizione tesa di Hamsik, Cavani firmava il suo centesimo gol in serie A con una micidiale deviazione di testa (41’). De Sanctis rimediava ad un’altra topica contrastando poi Toni nell’area piccola (43’), Toni pericoloso in un’altra situazione risolta alla grande da Behrami (45’).
Tutto tornava in ballo nella ripresa. Si poteva ancora vincere. Ma il Napoli doveva giocare sotto il “peso” dell’ammonizione a Behrami e con altri quattro giocatori in diffida (De Sanctis, Campagnaro, Britos, Pandev). Erano bravi i difensori a non incorrere nel “giallo”. La Fiorentina continuava a controllare la gara limitando la pericolosità degli azzurri. Era un pareggio che non soddisfaceva più il Napoli della Fiorentina. Una conclusione al volo di Cavani, che sarebbe stato un gollazzo, finiva fuori (53’). Mazzarri, preoccupato del “giallo” a Behrami, lo sostituiva con Dzemaili (56’). In attacco, il Napoli era più pericoloso della Fiorentina (59’ Neto neutralizzava la conclusione di Cavani da posizione defilata, 63’ Hamsik davanti al portiere non riusciva a toccare di testa per batterlo sullo spiovente di Inler). Mazzarri forzava al mano. Voleva vincere e toglieva Gamberini inserendo Insigne (69’ difesa a quattro coi ripiegamenti di Maggio e Zuniga).
Il Napoli non mollava la presa e aveva più di una occasione per acciuffare la vittoria. Neto era portentoso nel volo con cui annullava la conclusione di Inler (72’), Savic chiudeva Cavani nell’attimo del tiro (75’) e ancora Neto era protagonista uscendo di piede fuori area sul Matador imbeccato da Hamsik con la difesa viola spiazzata (79’). L’occasione più clamorosa giungeva all’83’ quando Neto sventava sulla linea la schiacciata di testa di Pandev nell’area piccola.
Neanche Montella rinunciava alla posta piena. Dopo avere sostituito Romulo con Migliaccio (76’) e Pasqual con Tomovic (82’), inseriva Ljajic per Toni (85’). A sorpresa, il finale era di marca viola. Un diagonale di Jovetic finiva a lato dopo avere attraversato tutta la linea di porta (91’). Finiva alta la palla-gol di Aquilani sull’assist di Cuadrado (94’): più difficile sbagliare che scaraventare la palla in rete. Finiva in parità con l’amaro in bocca per il Napoli che mancava la quarta vittoria consecutiva. Un’occasione persa, ma la Fiorentina ha tenuto validamente il campo contrastando gli azzurri. Perso lo smalto del bel gioco, i viola sono stati generosissimi nella battaglia a tutto campo.

Fonte: Il Napolista.it

La Redazione

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