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Carratelli: “Senza Cavani non è più il Napoli”

Nella notte di Halloween riesce al cileno Carmona alla prima partita in campionato di fare lo scherzetto al Napoli inchiodandolo alla sconfitta (1-0), la seconda degli azzurri, sul campo tabù di Bergamo. Il Napoli perde il secondo posto sopravanzato dall’Inter. La Juve in testa si allontana di sei punti.

Senza Cavani, il Napoli non ha peso in attacco. Colpita dopo venti minuti, la squadra di Mazzarri (assente anche Zuniga) ha trovato in Consigli un portiere imbattibile che ha sventato almeno quattro palle-gol, ma il Napoli non è stato mai rapido, non ha avuto frecce sugli esterni, non ha avuto attaccanti che sapessero sfruttare i cross. Una volta in vantaggio, l’Atalanta ha accentuato la tenuta difensiva (4-5-1) togliendo spazio alle combinazioni azzurre. Contro il muro bergamasco, ci sarebbero voluti i tiri da fuori, visto che in area non si passava. Il Napoli ne ha tentati pochi e quei pochi non sono stati un pericolo per la porta di Consigli.

Gli azzurri hanno avuto settanta minuti per pareggiare. Non hanno avuto molta fortuna, ma il resto l’ha fatto una squadra appena più veloce nel secondo tempo, complessivamente però troppo lenta per sorprendere la retroguardia bergamasca. Sulle fasce non hanno inciso Maggio e Dossena. In mezzo, Pandev è rimasto accerchiato. A sinistra, gli spunti di Insigne andavano raramente a segno. Si batteva Hamsik a tutto campo cercando di trascinare il Napoli, ma le chiusure dell’Atalanta erano puntuali. Gli azzurri hanno insistito troppo negli scambi stretti, una pazzia dentro la doppia linea difensiva dell’Atalanta. C’era sempre un bergamasco che spezzava l’azione.

Non c’è stata neanche fortuna nella brutta notte sotto la pioggia di Bergamo perché Consigli era subito protagonista sventando la conclusione di Insigne destinata a scuotere la rete (16’). Era il primo dei suoi interventi prodigiosi. Tre minuti dopo, il vantaggio a sorpresa dei bergamaschi. Sul cross di Schelotto, Cazzola allungava la palla al centro del limite dove Denis faceva sponda per il tiro di Carmona in gol (19’). C’era tempo per recuperare, ma senza Cavani il gol sembra una chimera.

Il Napoli chiudeva l’Atalanta nella sua metà campo, ma faceva girare la palla con poca velocità e i centrocampisti tardavano la giocata per liberarsi al tiro dalla distanza. Non era fortunato Hamsik nel colpo di testa sul corner di Insigne, fuori di poco (21’). L’Atalanta era aggressiva nel pressing, tutta rintanata negli ultimi trenta metri, in avanti il solo Denis. A tratti, Moralez tentava di innescare il contropiede. Su un cross di Denis, Brivio si divorava la palla del due a zero (35’).

Nella ripresa il Napoli era più sollecito nella manovra offensiva. Ma ancora Insigne non aveva fortuna incrociando il tiro oltre il secondo palo sul cross di Maggio (51’). Poi Hamsik, liberato da Insigne nell’area piccola, veniva preceduto dall’uscita tempestiva di Consigli (56’). Era un altro miracolo del portiere atalantino. Mazzarri cercava di vivacizzare l’attacco con Dzemaili al posto di Behrami (54’). Il Napoli era costantemente nella metà campo bergamasca. L’Atalanta usciva raramente in replica. Consigli era sempre puntuale (64’ su Insigne, 68’ su Hamsik). Negli ultimi venti minuti, Mazzarri tentava di mischiare le carte con Mesto per Gamberini (70’) e Vargas per Dossena (75’). Arretrava Maggio sulla linea della difesa. Ma sulle nuove corsie il Napoli non sfondava mai (con Maggio e Mesto a destra, con Vargas e Insigne a sinistra). Consigli non si faceva sorprendere neanche dalla punizione sotto la traversa di Dzemaili (82’). L’Atalanta rafforzava la difesa con De Luca al posto di Moralez (81’) e Raimondi per Schelotto (85’).

Il Napoli ha tentato fino all’ultimo di agguantare almeno il pareggio. Ma Maggio due volte, su corner, falliva la deviazione di testa in rete (88’ e 92’). Niente da fare. E’ una sconfitta amara nella serata in cui, tra le squadre di vertice, Juventus e Inter non hanno fallito in casa. Al Napoli toccava il compito più duro, unica formazione di vertice a dover giocare in trasferta. Si è avuta conferma che senza Cavani il Napoli perde la metà delle sue chance. Mazzarri ha tentato prima con Insigne avanti e Pandev dietro, poi ha portato Pandev prima punta e Insigne che girava al largo. Tutte le “mosse” del tecnico sono andate a vuoto. Il ritmo lento del match è stato anche la conseguenza degli impegni ravvicinati. Non è bastato Hamsik che però calava nel finale. Sulle fasce il Napoli non vola più. Campagnaro è stato costantemente in avanti. Ha tentato qualche sortita anche Cannavaro. Ma i centrocampisti sono stati troppo lenti nell’impostare l’azione. Contro la difesa atalantina a doppia mandata ci sarebbe vol

Fonte: Il Napolista.it

La Redazione

M.V.

 

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