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Cavani avvisa la Juventus, vuole continuare a segnare inseguendo la Champions

Il Matador fece tre gol alla Juve lo scorso anno

Sempre più in alto. Sempre più modello fumetti: l’Infallibile Cavani. Con motivetto da super eroe cantato dal San Paolo mentre lui segna e salta. Che Napoli sarebbe senza Cavani? Una squadra senza 61 gol in poco meno di due stagioni. Una macchina da guerra. Uno di quei cannoni spara-palloni, spietato come pochi attaccanti in circolazione: 61 gol in totale, raccontano le statistiche, tra campionato, Coppa Italia e Champions. Emozioni a non finire e la scalata nella classifica dei bomber azzurri di tutti i tempi: ora è nono, anche ottavo se vogliamo, alle spalle di Vinicio e Canè, entrambi settimi a quota 70. E domenica sotto con la Juve. Che non è il Toro di Torino ma è comunque pane per i denti, anzi per la spada del Matador. All’andata, al San Paolo, fu costretto a saltare la grande sfida per infortunio: domenica ci sarà. E proverà a riprendersi questo e quello.

LA MULTA – Asso pigliatutto, Edy. Asso e basta. Torino è dietro l’angolo. Lo è stato ancor di più in questi giorni di riposo concessi da Mazzarri: perché lunedì e martedì, Cavani, ha gironzolato un po’ in Emilia partendo da Bologna, insieme con la moglie, Maria Soledad, e al piccolo di casa, Bautista. Che, curiosità assai curiosa, insieme con Matias Gargano, figlio di Walter, è stato l’assolutamente incolpevole causa di una multa di mille euro inflitta al Napoli dal giudice sportivo a titolo di responsabilità oggettiva: « Per aver ingiustificatamente ritardato l’inizio della gara di circa quattro minuti», si legge. Della gara con il Catania. Motivo? I due piccoli, dopo aver debuttato come accompagnatori dei capitani e dell’arbitro in campo, hanno ovviamente posato per una foto ricordo con i loro papà, Cavani e Gargano. Sarà.

COLLANA DI PERLE – Non sbalordisce più, invece, il rendimento di Edinson: infallibile, dicevamo, con 61 gol realizzati da quando ha messo piede a Napoli e Mazzarri gli ha tirato fuori l’istinto da killer d’area (e fuori): 45 in campionato in 62 presenze di campionato (19 in 27 partite quest’anno); 4 in 6 gare di Coppa Italia (4 su 4 in quella attuale, capocannoniere con Greco del Modena); 7 reti in 10 passerelle di Europa League e 5 in 8 di Champions. Una collana di perle da gioielleria svizzera. Mostruoso.

L’OBIETTIVO – Non resta che continuare così. Non resta che dribblare ostacoli imprevisti – tipo la squalifica di fine campionato precedente – e continuare la corsa al suo primo titolo di cannoniere principe della serie A: attualmente insegue Ibrahimovic, primo a 22 gol con 8 rigori, e condivide la seconda posizione con Di Natale. La Juve è la prossima avversaria avvisata. E giù battezzata, nella scorsa stagione, con una tripletta al San Paolo. Allo Juventus Stadium, per lui come per gli altri colleghi azzurri, sarà il debutto: conoscendolo, e conoscendone la voglia di riscatto, super Edy starà già affilando la spada.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

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