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Cavani: “Non eravamo in crisi, per sbloccarci ci serviva una vittoria”

Il bomber azzurro elogia lo spirito dei suoi compagni di squadra

Tanti auguri a te, certo. E allora perché il regalo l’ha fatto lui? Beh, Edinson Cavani è così. Non si ferma, non riesce, non fa festa neanche a una manciata di ore dal suo venticinquesimo compleanno: gol su rigore, il numero 13, e strada spianata verso la vittoria in campionato. Una liberazione dopo oltre un mese di sofferenza: dal Palermo al Chievo. Nel segno di Edy il festeggiato. L’uomo che nacque nel giorno di San Valentino.

I TABU’ – E allora, un pacco dono a se stesso e uno da dividere tra il Napoli e il popolo: la tredicesima rete, la ventesima stagionale contando anche la Champions (3) e la Coppa Italia (3), è stata probabilmente una delle più importanti e delicate della sua carriera. Soprattutto nella costruzione: perché il Matador quel rigore se l’è prima procurato e poi l’ha trasformato (il secondo dopo quello con il Bologna), calciando con leggerezza un pallone pesante come soltanto l’ansia di rompere un paio d’incantesimi può esserlo: sfatato il tabù-Chievo, sfatata la maledizione della vittoria perduta. «Sì, è stato un periodo un po’ sfortunato, ed è per questo che la felicità è doppia: abbiamo vinto e anche dato la risposta che volevamo» .
IL MESSAGGIO -A dire il vero, la risposta più bella di Cavani è un’altra. E questa volta non c’entrano la tecnica e la tattica: un concentrato di grinta autentica, fierezza, di quella sfrontatezza consapevole che del Napoli era diventato il simbolo. L’arma in più. Argomento? La Champions. E dunque la partita con il Chelsea in programma il 21 febbraio al San Paolo: «Sono un avversario molto forte ed esperto che noi rispettiamo molto. Però… » . Però gli scugnizzi sono loro: «Abbiamo già lanciato messaggi a livello mondiale: noi siamo in grado di poter vincere contro chiunque, e dunque dovranno stare attenti anche loro» .
NESSUNA CRISI – Steve Holland, uno dei vice che Villas-Boas ha spedito al San Paolo, riferirà. «Andare avanti in Champions sarebbe un sogno, però ora pensiamo soltanto alla Fiorentina» . Sì, perché venerdì è ancora campionato. «Dobbiamo continuare a crescere e guadagnare altri punti importanti: è questo l’unico obiettivo della settimana» . Dunque, continuità: «È importante confermarsi, ma noi siamo sempre stati sereni. Abbiamo attraversato un periodo sfortunato, non di crisi, e al di là della vittoria, che ovviamente fa morale e ci rende molto felici, è stata importante la prestazione: ottima sul piano dell’intensità, del carattere e della voglia. Del resto, è sempre stato così anche nei momenti di difficoltà: magari non abbiamo giocato come voleva Mazzarri, ma non ci siamo mai risparmiati fino al novantesimo di ogni partita. Questa è la dimostrazione del nostro amore per il Napoli» .
LA FESTA – L’orgoglio charrua , dei nativi uruguaiani di cui Edy è una sorta di totem con quel viso e quei capelli, esplode in un clic. Come il sorriso dinanzi alla maratona degli auguri: «Grazie! Mi fa piacere aver segnato alla vigilia del mio compleanno» . Che è oggi, giorno di San Valentino. Come festeggerà? Cena romantica con la sua Soledad.
Fonte: Corriere dello Sport
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