Quando Marek Hamsik mostra i dentoni felice e poi si accomoda sulla sedia reclinabile del suo parrucchiere di fiducia per aumentare l’effetto cresta punk, allora la situazione si fa seria: significa che è tornato, davvero tornato in forma. E non si tratta di una questione fisica: per pensare, più che per eseguire il tiro esibito a Lecce, vuol dire che la mente è lucida, fredda, glaciale artica come nei momenti migliori. Ottimo tempismo, il migliore possibile per tornare a surfare come conviene: l’onda è alta, almeno quanto l’attesa di una partita con un avversario che lui ha proprio nel sangue. Bisogna crederci. Sì, sì: con la Roma ha segnato due volte all’Olimpico e tre volte in casa. Cinque gol in totale in cinque campionati. Appuntamento fisso. Come il chiodo: « Il terzo posto? Sì, ce la possiamo fare».
AMULETO CAPELLI – E allora, eccolo il primo rinforzo per la prossima stagione: contratto prolungato fino al 2016, sorriso brillante, capello dritto con cera. A proposito, cosa potrebbe convincerlo a tagliarla? « La conquista della Coppa Italia». Zac. Un taglio netto per la promessa-scommessa sillabata davanti ai microfoni di Sky. Brividi. Ma non sarebbe la prima volta: per la qualificazione al Mondiale sudafricano, Marek si tagliò i capelli a zero nel ritiro della Slovacchia. Rapato, una boccia da biliardo.
LA SERIE – Panno (prato) verde e colpo di altissima precisione balistica quello scoccato domenica a Lecce. Giallorosso come la Roma, graffiata regolarmente sin dall’inizio della sua esperienza azzurra: primo gol in trasferta nel 4-4 dell’Olimpico del 2007-2008; ancora rete a Roma a incorniciare il pareggio, 1-1, nella prima del campionato successivo. Poi, tre squilli al San Paolo nei tre campionati a seguire, con ultimo acuto a mitigare il 3-1 per la squadra di Luis Enrique a dicembre. E’ il momento del rilancio. « Sarà una partita decisiva, come le altre del resto. Tra l’altro, la Roma avrà molta voglia di riscattare la sconfitta in casa con la Fiorentina».
LA DIFESA – L’idea è che la passerella di oggi vale uno spareggio cruciale nella maratona al terzo posto: « Sarà una sfida tra due grandi squadre, molto difficile e senza favoriti. Se noi riusciremo a vincerle tutte, potremo arrivare al terzo posto, ma la cosa fondamentale sarà guardare soltanto al Napoli. Non dobbiamo pensare agli altri, ma a fare bene: poi, si vedrà. Ci crediamo». L’uno-due di cuori ha fatto bene al morale: « La vittoria con il Novara ci ha dato uno stimolo, una forza in più, ma quella con il Lecce è stata ancora più importante perché loro lottano per non retrocedere. Ora serve continuità». Oggi Mazzarri assicura quella tattica: « In fase d’attacco non è cambiato nulla, anche nella mia posizione, mentre in fase difensiva siamo stati più compatti. Un aspetto fondamentale: dobbiamo prima pensare a difenderci».
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