Un mese per decidere tutto: domenica, 23 ottobre, il derby di Manchester; martedì 22 novembre la sfida con il Napoli: «Sarà decisiva per la qualificazione agli Ottavi». Roberto Mancini in Champions ha rivisto la luce in fondo al tunnel. Merito di una vittoria «fortunata» (aggettivo usato dal diretto interessato) e di un girone che grazie al pari del Bayern si è riaperto: «Tutto è di nuovo in ballo». Giorni entusiasmanti per il tecnico del Manchester City che battuto il Villarreal sogna di piegare lo United e rendere più veloce la “fuga” della sua squadra in Premier. Per la vecchia capitale industriale del regno riscopertasi capitale del football negli ultimi due anni, l’appuntamento è intrigante. Domenica pomeriggio, alle 14,30 italiane, Ferguson e Mancini di fronte all’Old Trafford per un derby che può decidere le sorti del torneo inglese. Lo sottolinea anche il tecnico del Manchester United: «Il più grande derby degli ultimi venticinque anni» , cioè da quando lui è approdato su quella panchina. A questi livelli del City si erano perse le tracce. Sono state ritrovate, clamorosamente visto che domenica il confronto sarà a parti invertite, quasi contro-logica: davanti la squadra di Mancini, due punti più sotto quella di Sir Alex.
DIVERSE – In un mese due partite decisive. «Ma domenica sarà una partita diversa» , sottolinea il tecnico italiano che con un successo potrebbe creare un piccolo baratro in classifica nei confronti dei rivali cittadini. La classifica dice che le due squadre sostanzialmente si equivalgono visto che la differenza l’ha fatta una vittoria in trasferta in più del City (e Aguero e compagni giocheranno in trasferta, all’Old Trafford). Per il resto, siamo lì: stessa solidità difensiva (sei reti subite), quasi identica efficacia offensiva (ventisette gol il City, venticinque lo United). Ma a Mancini questa volta basterebbe anche un solo gol, semmai nei minuti di recupero come contro il Villareal. Dice Ferguson: «Loro sono in vetta, noi siamo secondi. Una partita dalle prospettive fantastiche, non vedo l’ora di giocarla» . Frena Mancini ricordando come andò a finire lo scorso 7 agosto quando nel Community Shield il City vinceva 2-0 e poi venne sconfitto 2-3. E a chi ritiene che il successo contro il Villareal possa dare una spinta in campionato, replica: «Quella vittoria ci ha rilanciato in Champions ma non ha nulla a che fare con la Premier».
IN GIOCO – Certo non sarà facile tenere alta l’attenzione su tutti e due i fronti. Anche perché ad andare avanti in Champions lui ci tiene: «Noi dobbiamo conquistare un punto nella prossima sfida con il Villareal per poi giocarcela a Napoli: quella sarà la partita decisiva». Ora, però, la situazione è meno scontata: «Il Bayern è sempre in vetta alla classifica ma a questo punto tutti i giochi sono aperti, tanto per il primo quanto per il secondo posto». Poi i successi nazionali possono dare una spinta alle prestazioni internazionali anche perché di giocatori a disposizione Mancini ne ha tanti: deve solo gestirli nel miglior modo possibile.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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