Sa tutto del Bayern, numeri da far spavento. Eppure Mazzarri non si scompone. Sa bene che il suo Napoli è capace di tutto se trova la serata giusta. Spiega:
«Servirebbe la partita perfetta. Noi cercheremo di sfruttare ogni loro minimo errore, ammesso che lo commettano. In ogni zona del campo dispongono di campionissimi. E li affronteremo in un periodo di forma stratosferico, sono reduci da nove vittorie e un pari. Numeri inconfutabili. Questo per noi dovrà essere di grande stimolo, bisogna sbagliare il meno possibile in entrambe le fasi di gioco. Vogliamo fare un risultato storico per dare una grande soddisfazione a questo pubblico straordinario, la gente di Napoli lo merita».
SPINTA –E’ lui a suonare la carica. Fa coraggio e si fa coraggio. Sperava almeno che il Bayern tenesse in minore considerazione il Napoli. Neanche quello. Ma se da una partegli dispiace, dall’altra lo inorgoglisce. Ha saputo dei complimenti di Rummenigge, degli apprezzamenti di Heynckes, dei commenti di alcuni calciatori del Bayern. Sottolinea:
«Guardate, ovunque si sono accorti di noi e del nostro gioco. In Inghilterra, in Spagna e in Germania. Non in Italia, però. Ci esaltano ovunque perchè proponiamo qualcosa di innovativo e siamo diventati anche oggetto di studio. Da noi, invece, no. Sento commenti che non stanno né in cielo, né in terra. Questo dispiace, è fastidioso ma sono contento che diano la colpa a me e lascino in pace i ragazzi. Noi siamo una squadra giovane e i giovani sono sensibili a certe critiche. Meglio che attacchino me».
Ritorna sul Bayern e sulla sua forza tecnica, fisica nonché tattica: «Si tratta di una formazione che sa fare possesso palla e verticalizzare. E poi, se vogliono, possono nasconderci il pallone. Dispongono di due catenesugli esterni molto forti. Anche a Manchester inizialmente soffrimmo sulla destra. Noi, però, sappiamo sfruttare anche le vie centrali quando ci bloccano sui lati. Si è visto a Manchester, con la percussione di Maggio e il gol di Cavani. Tatticamente prevedo una gara molto interessante. Dobbiamo cercare di limitarli ma anche loro dovranno limitarci. Se poi ci daranno l’opportunità di verticalizzare, vedremo chi sarà più bravo. Poi, come sapete, ci sono gli episodi, che nelcalciodiventanofondamentali».
TRA I 7 PIU’ BRAVI DEL PIANETA –Mazzarri intende giocarsela fino in fondo. E non vuole che si parli di partita storica anche per lui. Né accetta domande sulla formazione:
«Ne ho già vissute altre di gare importanti. Per me si tratta di una partita da preparare per bene, penso solo a quello. La formazione la saprete domani quando avrò parlato a uno a uno con i miei giocatori. Se qualcuno mi dice che non se la sente, allora decido diversamente».
Un po’ di pretattica non guasta. Ma Zuniga sembra candidato a rilevare Dossena sulla corsia sinistra. Non vuole avventurarsi in calcoli:
«Non ne ho mai fatti e tantomeno ne farò stavolta. Sappiamo di affrontare una big ma il calcio è bello perchè imprevedibile».
Intanto una rivista giapponese, «Number do», lo ha inserito tra i sette allenatori più bravi al mondo, il primo è Guardiola. Degli italiani ci sono lui e Mancini che però allena in Inghilterra ed è stato già imbrigliato da Mazzarri: «The Lone Wolf», il lupo solitario che i napoletani hanno imparato a conoscere e apprezzare.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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