ROVERETO (TN) – I tifosi presenti all’amichevole che chiude il ritiro estivo del Napoli da Champions lo acclamano, lo chiamano vicino alla rete di recinzione per autografare maglie e cappellini, gli dicono di spingere il Napoli fino allo scudetto. Ma Mazzarri non si scompone. Regala mezzi sorrisi. Così come durante le due settimane in Trentino non si è lasciato minimamente distrarre. Né dalle esternazioni del presidente, né dagli eventi in pubblico e neanche dalla visita del cardinale Sepe.
«Ho riscontrato tanta euforia intorno a noi durante questi quindici giorni di preparazione ma l’importante che i ragazzi sappiano gestire questa pressione. E da quello che ho visto mi sembra che tutto quello che accade intorno a noi ci lascia del tutto indifferenti. Sappiamo che ci aspetta una stagione difficile ed impegnativa. Sappiamo che è complicato riconfermarsi. Ma abbiamo lavorato bene. Anche i nuovi si sono integrati alla svelta prestando tanta attenzione ai miei suggerimenti tattici. Le premesse sono tutte positive».
Mazzarri è molto pacato rispetto ad un’estate fa. Pensa solo a lavorare e ad esternare il meno possibile. Forse vorrebbe che anche in società si facesse altrettanto. Ma sa che non è possibile. L’attenzione dei media è raddoppiata rispetto a prima. E lascia che De Laurentiis dica quello che vuole, si arrabbi con i vertici della Lega: «A me non tocca commentare, io devo solo allenare. Se il presidente ha detto certo cose, vuol dire che avrà avuto i suoi motivi per dirle».
Mazzarri non si meraviglia della doppietta di Lucarelli. Lo conosce, si conoscono, è stato lui a chiederne la riconferma dal momento che la società aveva optato di non intervenire ancora sul mercato ed attendere gennaio. «Avete visto anche oggi – sottolinea –Cristiano ha avuto un paio di occasioni da gol e le ha trasformate alla sua maniera. Uno che ha fatto tanti gol nella sua carriera non può aver dimenticato come si sta in area di rigore. E’ solo un problema di condizione. Voi lo sapete, l’anno scorso ha subito un brutto infortunio. Appena l’avrà recuperata appieno, risulterà prezioso e quando ce ne sarà bisogno, ci darà una mano».
Mazzarri è contento soprattutto per il processo di integrazione dei nuovi. E’ arrivato prima del previsto. Nello spogliatoio, così come in campo. Tanto hanno contribuito i vari Cannavaro, De Sanctis, Aronica, Grava, Maggio, Dossena e tutti quelli della vecchia guardia:«Questo favorisce il mio lavoro. Stavolta ho visto più sciolto Dzemaili che pure Inler. Succede in questo periodo. Ma hanno risposto tutti al meglio. Anche Fernandez ha mostrato una bella personalità. Ha però ancora bisogno di acquistare più scioltezza nel breve. Ma mi ritengo soddisfatto del lavorocomplessivo. La squadra ha acquistato una consapevolezza del ruolo che dovrà svolgere nel prossimocampionato».
Ieri a Rovereto c’è stato il rompete le righe. Molti hanno raggiunto le famiglie al mare mentre De Laurentiis aveva raggiunto Capri già ieri mattina con volo privato da Bolzano. La comitiva si ritroverà martedì pomeriggio a Castelvolturno mentre il giorno prima il Napoli festeggerà idealmente gli 85 anni della fondazione del club. La vera festa ci sarà giovedì sera al San Paolo nell’amichevole con il Penarol e con il saluto di Lavezzi alla folla di Fuorigrotta. Poi mancherà solo Cavani per completare il trio dei tenori che fa sognare i tifosi.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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