Al Napoli destinano lo spogliatoio della squadra di basket ed il campo di allenamento numero 7. Per arrivarvi bisogna attraversare un lungo viale dove sulla destra si trovano allineati una serie di campi da calcio. Si sente un vociare enorme. Qui si sta svolgendo un torneo internazionale riservato agli under 12. Ed i genitori urlano ad ogni occasione gol dei loro bambini. E’ una scena insolita. Alcuni ragazzini in tenuta da gioco fermano i calciatori del Napoli per una foto ricordo e per un autografo. « Tu chi sei? », chiedono a De Sanctis. E lui candidamente risponde: « Il portiere, mi chiamo Morgan De Sanctis ». Ma tra i bambini ci sono anche alcuni sudamericani. E quando sfilano Cavani e Lavezzi si abbandonano a scene di entusiasmo.Li conoscono. « Edi-Edi », cantano. « Argentina-Argentina », urlano a Lavezzi. Per Hamsik, invece, ci sono i napoletani che hanno lasciato entrare nel centro per assistere all’allenamento. Un centinaio circa. Lo fermano:« Marek, regalaci un gol al Camp Nou ». E quando passa Inler dicono:« Gokhan prendi in mano il Napoli ».I tre tenori, più lo svizzero, sono i big che Mazzarri presenterà in in questa notte che si annuncia magica. Li prova nella formazione-tipo. E Cavani va subito in gol mentre Lavezzi affina la mira con tiri dal limite. Ma ci sono anche gli altri che ci tengono a fare bella figura contro Messi e compagni. Il tecnico dà spazio a chi ha avuto modo di provare di più finora: Campagnaro-Cannavaro e Britos in difesa; Maggio Dzemaili Inler e Dossena a centrocampo. Ma in panchina andranno tutti gli altri. E Mazzarri ha in mente di effettuare un’ampia rotazione nel corso della partita.« Questo è un altro mondo », ripetono in coro Cannavaro e soci al termine dell’allenamento. Si dirigono verso lo spogliatoio senza che nessuno li infastidisca più di tanto. Qui hanno rispetto per chi ha lavorato sotto ad un sole rovente (35°) ieri. E se un calciatore non vuole essere disturbato, non lo disturbano più di tanto. Si adeguano anche i napoletani presenti all’allenamento. Alla Ciutat Sportiva c’è tutto lo stato maggiore del Napoli.Manca solo il presidente De Laurentiis che è arrivato, è intervenuto su Rai Uno ed ha indetto una conferenza stampa per oggi. Ma al campo c’è il figlio Edoardo. I giocatori avvertono l’importanza dell’evento. Traspare un filo di emozione. Ma anche la convinzione di poter recitare la propria parte di fronte ai giganti del Barcellona. Sì, il Napoli vorrebbe dimostrare di aver raggiunto un buon grado di maturità tecnica e di poter dire la sua anche in Champions League. « Ma se potessimo evitare il Barcellona ai gironi, sarebbe meglio », confida Mazzarri.Tutti s’impegnano agli occhi del tecnico perchè tutti vorrebbero giocare almeno una manciata di minuti. A partire da Ruiz che è nato poco distante da qui e che è stato scartato dalla Cantera del Barca prima di approdare all’Espanyol; a Gargano che spera di trasmettere un pò della sua esperienza in campo internazionale e magari strappare un posto da titolare; a Lavezzi che pare non voglia sentir parlare dello Zenit anche se questi dovessero alzare l’offerta iniziale (18milioni di euro) e proporre un contratto da nababbo; ad Hamsik ed Inler che non si sentono inferiori agli Iniesta o Xavi. Il fascino dell’amichevole ha stregato gli azzurri e da queste parti nutrono rispetto ricordando il Napoli che anni fa strappò Maradona ai blaugrana presentando fidejussioni a tempo di record e soldi cash.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
