In un tempestoso weekend arbitrale ricco di decisioni errate e imprecise prese da intere squadre arbitrali. A chiudere una discussa giornata di campionato, Napoli-Chievo diretta da Celi che ha offerto una prestazione arbitrale approssimativa. Dopo un inizio di partita tattico e ordinato da parte degli schieramenti in campo, al 11’ su una giocata d’angolo per il Napoli, Dramè nella propria area con il braccio leggermente largo tocca il pallone su una ravvicinata giocata di testa di Hamsik. L’arbitro di porta Di Paolo e Celi lasciano correre. Scelta condivisibile. Al 13’ Andreolli per un duro intervento viene correttamente ammonito. Al 19’ Luca Rigoni interviene energicamente su Hamsik che cade. L’intervento è scomposto, il fallo c’è ma, l’ammonizione sembra eccessiva. Al 26’ su una giocata di Insigne intercettata da Andreolli (già ammonito) con la mano, Celi fischia il fallo ma non ammonisce il clivense. Era un’importante azione di gioco a ridosso dell’area di rigore. Al 39’ Inler entra duro su Dramè. L’arbitro lascia inspiegabilmente correre. Manca il fallo e l’ammonizione al partenopeo. Nella ripresa, l’atteggiamento tattico delle squadre non cambia. Il tutto in un clima di fair play. Celi se ne avvede e limita così i suoi interventi. Al 22’ però Vacek entra duro su Hamsik e viene giustamente ammonito. Al 32’ sempre Vacek trattiene ripetutamente l’avanzata di Hamsik che poi è costretto a fermarsi. L’arbitro comprende la finalità e ammonisce nuovamente il clivense, per poi espellerlo per somma di ammonizione. Al 35’ su cross di Thereau contatto Campagnaro-Pellissier in area partenopea. Il contatto c’è, ma Celi prima e l’arbitro di porta poi valutano per l’involontarietà. Era calcio di rigore. Al 44’ Vargas in scivolata con piede a martello basso verso la palla colpisce anche Dramè. Celi supportato anche dall’assistente Marrazzo comprendono la pericolosità dell’intervento del cileno e lo ammonisce.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
