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Chelsea-Napoli, solo 2700 i biglietti: è già scattata la caccia ai tagliandi

Richiesti 7mila ticket. Distribuzione al via tra lunedì e martedì

Sarà un pubblico azzurro di molto fortunati o molto ricchi o molto raccomandati quello che affollerà fra quattordici giorni gli spalti dello Stamford Bridge Stadium a Londra. I biglietti per la gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League ci sono, ma in quantità davvero limitata. In questo momento al club azzurro sono arrivati 2.700 biglietti, tutti per il settore ospiti. Il Napoli, la questura e la prefettura stanno decidendo quando metterli in vendita. «Dovremmo farlo tra lunedì e martedì», fanno sapere dal Napoli, senza ancora fissare una data e un orario precisi. In effetti la società di De Laurentiis sta cercando di convincere il club di Abramovich a inviare un’altra scorta di tagliandi. Il Napoli, fino ad adesso, ha infatti ricevuto una richiesta di circa 7.000 biglietti.
La società azzurra, data l’esiguità, non può concedere prelazioni telematiche agli abbonati. E ogni tifoso potrà acquistare un solo biglietto. Dunque, ci sarà da sgomitare. L’entusiasmo è alle stelle e la febbre per la Champions rischia di trasformare la vendita dei biglietti in un momento di grandissima tensione: ed è per questo che prima di dare il via libera alla corsa al tagliando, la questura vuole conoscere esattamente il numero dei posti disponibili.
Anche per predisporre un piano anti-bagarini, per ora quasi tutti virtuali. Il Napoli, secondo le intenzioni di queste ore e a meno che non cambi la scorta di biglietti, metterà in vendita ai botteghini quasi 1700 tagliandi. Gli altri mille saranno disponibili via web, sul sito della Lottomatica. Ovvio che i tifosi azzurri allo stadio di Londra saranno, a questo punto, almeno duemila: gli altri trecento occuperanno la parte più panoramica di Stamford Bridge, con i posti in mano agli amici, ai familiari, ai clienti di riguardo degli sponsor e agli ospiti istituzionali del club. Il Chelsea vende il resto dei 46mila biglietti (questa la capienza di Stamford) sul proprio sito ufficiale con prezzi che variano dai 200 ai 900 euro. Ma la scritta che compare sul monitor, in italiano, ricorda che è vietata la vendita online ai tifosi provenienti dalla nazione della squadra ospite. Il rischio, insomma, è di finire beffati. Come è successo a molti tifosi azzurri in trasferta a Liverpool nel novembre del 2010, quando vennero respinti ai cancelli proprio perché parlavano in italiano.
Insomma 1.700 biglietti, i napoletani se li contenderanno fisicamente al solito botteghino numero 6 dello stadio San Paolo. In città tira un vento da appuntamento con la storia. Che è poi anche un vento d’affari. Al mercato nero, ogni biglietto si rivende ad almeno cinque volte il suo prezzo nominale. Sarebbe proibito. Ma non è illegale, per esempio, offrire tramite e-Bay, una penna, una sciarpa o un poster di Cavani a 600-700 euro e omaggiare l’acquirente con un ingresso allo stadio che ne varrebbe al massimo 70 di euro.
Le agenzie di viaggio hanno bloccato già sei voli charter per Londra mentre per quella data è assolutamente impossibile trovare posti disponibili sui voli di linea verso la capitale britannica da Napoli. I fortunati che giungeranno sulle rive del Tamigi faranno conoscenza con uno degli stadi più ospitali di Londra che, a dispetto del nome del club, si trova nel quartiere di Fulham. I prezzi più alti degli abbonamenti e l’arrivo di Abramovich hanno fatto dello Stamford Bridge, il salotto bene della capitale: è lì che quella sera, come ogni gara interna dei Blues, si ritrovano oligarchi russi, banchieri della City e vip. In molti, c’è da giurarci, faranno visita alla pizzeria più amata da Vialli e Zola che si chiama «Napulè», all’angolo dello stadio, dove si mangia la miglior pizza della metropoli.

 

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

 

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