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Chiariello: “Spargiamo fiducia, questo Napoli non mollerà!”

Umberto Chiariello, giornalista, ha commentato la sconfitta del Napoli contro la Lazio nel corso di “Campania Sport”, trasmissione in onda su Canale 21: “Molti usano i servizi di Opta per analizzare le statistiche del calcio. A -16 il Napoli aveva abbondantemente abusato della Cremonese, che gli aveva scippato il posto in Coppa Italia. All’indomani di quella partita il Napoli aveva il 99,46% possibilità di vincere lo scudetto, una quasi assoluta certezza perché a tutte le altre insieme non veniva dato neanche lo 0.50%. Dopo altre due partite, il Napoli era dato campione al 100%, neanche un minimo dubbio. Sarri ha letteralmente scalfito questa certezza statistica perché il Napoli scende al 99,70%, cioè è salito rispetto al Cremonese. Campionato stracciato, finito. Eppure se poco, poco la memoria ci sovviene, udite, udite il Napoli di Sarri aveva fatto anche meglio di questo di Spalletti. Aveva un punto in più alla stessa giornata, 66 a 65, aveva fatto meno gol 55, quello di Spalletti ne ha fatti 58 ma difendeva leggermente meglio, 15 reti subite a 16. I clean sheet erano 13, ora sono 12. Parliamo di dettagli, l’enorme differenza sta nel fatto che all’epoca c’era una Juve molto forte che incalzava ad un solo punto il Napoli, la terza era omologata alla rivali di oggi, aveva 50 punti. I tifosi della Juve insorgono dicendo che se non avevano i 15 punti di penalizzazione erano secondi, sempre distanza siderale è e cinque pappine hanno preso. Se guardiamo il campionato dell’anno scorso, le altre hanno fatto più o meno gli stessi punti. L’anomalia è stato questo Napoli, come il Napoli di Sarri e quella Juve di Allegri, che hanno corso in maniera over-perfomante rispetto alle altre. L’anomalia è che ora c’è un Napoli che domina il campionato e all’epoca c’erano due padroni e non uno solo. Proprio per questo pensavo, e purtroppo mi sono sbagliato, che la Lazio non rappresentasse un ostacolo così’ elevato, pensando che ci fossero più difficoltà con l’Atalanta per due motivi. Viene prima della gara di Champions con l’Eintracht, un po’ di testa più alla coppa, e per il modo di giocare un po’ fastidioso della squadra di Gasperini, quel montarti addosso che dice Spalletti. Pensavo fosse un ostacolo un po’ più chiaro rispetto alla Lazio, ma avevo chiaro che l’Atalanta prende tanti gol, mentre la Lazio ne prende pochissimi. Avevo fatto però un ragionamento: Sarri è un integralista e sa giocare in un solo modo. Non ha mai modificato il suo modo di pensare, per cui sarebbe venuto a Napoli a giocarsela. L’assioma è molto semplice: a campo aperto il Napoli frantuma tutti. Ma la sorpresa è stata che Sarri non fatto per nulla questo, al Maradona ha dato una dimostrazione di come si organizzare una partita difensiva in chiave moderna. Mentre l’allenatore dell’Eintracht si è spaventato a furia di studiare il Napoli e si è snaturato facendo un catenaccione, e contro queste squadre che giocano così la squadra di Spalletti le frantuma. Sarri ha fatto una cosa diversa, ha mostrato al mondo come ci si può difendere in chiave moderna. Non ha giocato in campo aperti, ma in 25 metri compatto, intasando tutte le linee di passaggio e creando le gabbie su Kvara e Lobotka, i due giocatori più pericolosi a suo dire. E cercando di evitare le imbucate di Osimhen alle spalle dei difensori, proprio perché ha saputo schermare il Napoli che ha fatto sì possesso palla, ma alla Gattuso, nella sua metà campo. Sarri non hai mai dimostrato duttilità tattica, stavolta chapeau! Perché ha dimostrato che anche sapersi difendere lo si può fare in maniera moderna. Campanello d’allarme? Assolutamente no! Ora le altre pensano che possono attaccare il Napoli, se ne prendono tre e se le portano a casa. State sereni, Napoli è già in fibrillazione, questa squadra non molla perché rispetto a quella ha un DNA migliore e vincente perché ha ragazzi dalla testa sgombra. La prossima partita ricorda un po’ Sampdoria-Napoli, perché bisogna ripartire prima della coppa. Spargiamo tranquillamente fiducia, perché questo Napoli non mollerà!”.

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