Lo scrittore Amedeo Colella ha parlato ai microfoni di Radio Club 91, durante il magazine 91° minuto in onda dalle 18 alle 20, oltre che sulla nota emittente radiofonica napoletana, anche su Julie Italia e Club 91 Television. Ecco quanto sottolineato da Iamnaples.it:
Dov’eri il giorno del 1° scudetto? “Il 10 maggio 1987 abitavo a Porta Capuana dove ho assistito ad 8 giorni consecutivi di festeggiamenti. E’ stata la più grande soddisfazione sportiva della mia vita. L’emozione per l’Italia campione del mondo non è neanche un centesimo di quella”.
Ha, poi, dato delucidazioni sul simbolo del club. “All’epoca di Canè lo stemma era diverso da quell’attuale. Era il ciuccio e, quando si perdeva si guardava sempre il lato ottimistico. Il primo assoluto era il cavallo rampante bianco su fondo azzurro. Il primo campionato, nonostante i grandi investimenti ed i buoni calciatori, il club arrivò ultimo. Al Bar Pippone i tifosi dissero che il simbolo sembrava più un ciuccio. La grande autoironia dei tifosi fece il giro della città e fu ripresa anche da alcuni giornali”.
Quali sono i tuoi giocatori preferiti nel Napoli d’oggi? “Adoro vedere giocare Gargano che è il più tartassato dalla tifoseria. Mi piace la sua grinta, il suo correre continuamente, non arrendersi mai. Adoro anche De Sanctis che mi ricorda la mia infanzia quando in parrocchia giocavo sempre in porta perché ero un poco grassottello. Nella scelta dei giocatori ero sempre l’ultimo e finivo tra i pali”.
La Redazione
C.T.
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