È l’internazionale Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo a dirigere la prestigiosa finale di Supercoppa Italiana tra Juventus e Napoli. Con lui gli assistenti arbitrali Faverani e Stefani, quarto uomo Bergonzi e come arbitri addizionali d’area Rizzoli e Tagliavento. Dunque squadra arbitrale tutta internazionale. Mazzoleni, 38 anni, sposato, pacato e riservato, svolge la professione di antiquario. È alla nona stagione nella Can di A. È un fischietto affidabile e credibile. Il designatore Braschi utilizzandolo in questa vetrina internazionale vuole offrire al fischietto lombardo anche un’importante visibilità, prospettica per la crescita futura. La vera novità in assoluto per questa edizione della Supercoppa Italiana è l’uso di arbitri addizionali d’area. Il via libera dall’IFAB (organo legislativo del calcio) lo scorso 5 luglio, riconoscendo l’effettivo contributo che possono fornire per la direzione di una gara, alla luce dei positivi risultati riscontrati sia in competizioni di Champions, Europa League e infine a Euro 2012. Da questa nuova disposizione anche nel calcio italiano è possibile usare tali figure per aiutare l’arbitro per tutte la decisioni nell’area di rigore, valutando meglio ogni episodio. La presenza fisica di due arbitri a ridosso la linea di porta e vicino alle aree di rigore contribuisce ad essere un deterrente importante per gli stessi giocatori, i quali, sapendo di essere maggiormente controllati e osservati possano anche limitarne le scorrettezze. Ciò serve per aiutare l’arbitro a prendere la decisione giusta usufruendo di suggerimenti da angolazioni diverse. I casi dove il loro contributo può essere prezioso sono: concessione o meno di un calcio di rigore o, simulazione dello stesso, prevenzione delle trattenute nelle aree di rigore, per i casi di gol-non gol fino a quando ci sarà sui campi la tecnologia occhio di falco (Hawk-Eve) e GoalRef. In ogni caso l’arbitro rimane l’unico direttore di gara a poter decidere.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
