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Coppa Davis – Il piano a Gizzi: i dubbi sul Lungomare

Mancano due mesi esatti a Italia-Cile di Coppa Davis a Napoli. Si accelera, si punta diritto alla realizzazione di quell’Arena del tennis alla Rotonda Diaz che ha scatenato entusiasmo e fantasia degli appassionati: 400 abbonamenti già venduti in cinque giorni di prevendita, come hanno reso noto TicketOnLine e Azzurro service. Al Comune non hanno perso tempo: subito delibera e approvazione della Commissione edilizia integrata. Da venerdì pomeriggio le carte sono sul tavolo di Stefano Gizzi, soprintendente ai Beni architettonici di Napoli per l’ok definitivo dei lavori all’impianto temporaneo sul lungomare cittadino. Siamo a un nodo importante dell’operazione Coppa Davis a Napoli, nata sull’onda dell’entusiasmo e del successo delle World Series di Coppa America, che vede il Tennis Club Napoli presieduto da Luca Serra in prima linea nella realizzazione di un evento internazionale che manca in città da oltre 17 anni.
«Le carte le vedrò domani pomeriggio perché venerdì non ero al mio studio – spiega il soprintendente Gizzi -, serviranno tre-quattro giorni per le giuste valutazioni. Ne discuterò con Luigi De Falco, assessore all’urbanistica del comune di Napoli». Gizzi ribadisce che per realizzare l’Arena del tennis alla Rotonda Diaz serve un progetto di alta qualità e naturalmente temporaneo: «Sono le condizioni fondamentali perché si possa costruire la struttura. Ho visto il progetto solo in foto, bisognerà approfondire. Valuteremo anche le possibilità alternative: una è quella dell’impianto costruito all’interno del club», come nel ’95 con Italia-Repubblica Ceca, sempre organizzata dal Tennis Napoli. L’Arena dovrà essere un modello soft e compatibile, Gizzi lo aveva già specificato nei giorni scorsi, lo sottolinea ancora: «Requisiti fondamentali sono trasparenza, chiarezza, semplicità e massima reversibilità dell’operazione». Era stato lo stesso Gizzi, tra l’altro, che aveva lanciato l’idea di una Coppa Davis da portare in periferia, per dare un grande significato sociale: «Sono ancora convinto che una buona risposta nella vendita degli abbonamenti si avrebbe comunque anche se Italia-Cile si giocasse in altri quartieri cittadini. Lo spettacolo è il tennis, non il mare». La Rotonda Diaz resta comunque l’ipotesi più accreditata; del resto, la stessa soprintendenza ha chiarito che non intende porsi come organismo che perpetui solo divieti e dinieghi.
Sull’alta qualità dell’impianto garantisce l’International Tennis Federation, che organizza la coppa Davis in tutto il mondo. Resta fiducioso il Tennis Club Napoli che sul progetto ha le idee chiare e che ha messo in campo uno staff di professionisti di prim’ordine e un Comitato promotore presieduto da Gian Paolo Leonetti.
«Vogliamo offrire alla nostra città un evento internazionale di altissimo profilo. Siamo stati coraggiosi ad accettare la sfida di riportare la Davis a Napoli e lo dobbiamo alla grande passione dei nostri soci – ha detto il presidente Serra – Nei nostri progetti ci sono qualità e professionalità. La risposta del pubblico sarà entusiasmante, un’arena per il tennis a due passi dal mare è il sogno di tutti gli sportivi napoletani». L’impressione è che si possa davvero arrivare all’ok entro questa settimana.
«Abbiamo dato parere favorevole nella riunione di giovedì scorso – spiega Carmine Piscopo, presidente della Commissione edilizia integrata del Comune – Si tratta di un’installazione temporanea, che sarà smontata dopo la fine dell’evento. I lavori del cantiere dovrebbero iniziare il 6 agosto. Ora aspettiamo il parere favorevole del soprintendente ai Beni architettonici. Da sportivo dico che quell’arena a ferro di cavallo, aperta sul mare è qualcosa di sensazionale per la nostra città». Poi, servirà la definitiva autorizzazione paesaggistica da parte del Dipartimento ambiente del Comune, presieduto dall’architetto Pulli. I tempi saranno comunque brevi: la Coppa Davis a Napoli, con le sue suggestioni, la sua tradizione centenaria e i 4000 spettatori che riuscirà a muovere, sarà il fiore all’occhiello del programma di eventi dell’estate del Lungomare liberato.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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