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Corbo: “Domani la Nazionale al San Paolo. De Magistris e De Laurentiis, allora questo stadio?”

"I tweet di Balotelli, l'insabbiamento della discriminazione territoriale e quel treno Napoli-Roma del 2009 ..."

Spiace deluderlo. L’ultimo messaggio sarà forse gradito solo ai ragazzi di malavita che incontrò a Scampia, in un giorno di fulminea simpatia. Disse che era stato spinto dalla curiosità: verso la tragedia di un quartiere e di una generazione. Curiosità. Neanche quella volta indovinò lo stile: poteva almeno mostrare, nel suo anticonformismo, parole di innocente solidarietà a coetanei comunque in disgrazia. In attesa che finisca nell’archivio delle sue ininfluenti stravaganze anche l’ultimo tweet, si avvicina Roma- Napoli con tante novità. È il primo scontro per lo scudetto tra le due formazioni da Champions. Finisse così, toccherebbe alla Juve il filtro degli odiosi preliminari. Ha subìto due reti più di Reina (6 contro 4) e segnato 4 meno del congegno offensivo di Benitez. Inter e Hellas Verona già distanti, in zona Europa League. Il Milan a meno 13 dalla Roma. Se non è nuovo un campionato così? Ma proprio il Milan, remissivo e sbandato quando gioca, rivela un potere integro nelle alte sfere. Le ha convinte a sospendere la chiusura dello stadio per un turno, decisione del giudice di primo grado. La Corte di giustizia federale invece lo riapre per Milan-Udinese. Fanno riflettere il sistema e gli effetti. Con la richiesta di nuovi accertamenti, traduce in dubbio tutto quello che sembrava certo. Considera incongrui, quindi da approfondire, i rapporti dei suoi stessi commissari. Chi meglio di loro poteva aver visto e quindi riferire alla stessa giustizia sportiva? Archiviati i fatti di Milan-Napoli, un commissario ha scritto che i milanisti ben tre volte avevano insultato i napoletani anche nella partita con la Juve: prima e durante, ai minuti 6’ e 43’ del secondo tempo. L’orientamento della Lega è far derubricare il “razzismo territoriale”. Se prima gli insulti erano offese, non lo sono più. Perché non sono punibili. Non sono nulla. Interessante osservare le reazioni fin da venerdì sera, quando la Roma anticipa la sfida scudetto con il Napoli. È solo un caso: si ricomincia con l’ansia di cancellare le sanzioni per “razzismo territoriale”, mentre si incontrano due tifoserie divise da greve ostilità. Il Napoli fu penalizzato anche senza che i suoi tifosi commettessero nulla: Roma-Napoli del 31 agosto 2009, con il rapporto degli inviati federali, suggestionati forse da fantasiosa ricostruzione di incidenti in treno. La “carrozza 4” scomparve. Il comportamento degli ultrà fu rettificato da una inchiesta giornalistica, quindi da Procura di Napoli che indagò in profondità. L’inquietudine che suscita il rinvio della Corte di giustizia incrocia per fortuna una opposta iniziativa della stessa Figc. Balotelli perdonerà la sua Nazionale, se si oppone con una plateale missione alla illegalità. Va oggi sul campo della “Nuova Quarto”, la squadra sequestrata e sottratta dal pm Antonello Ardituro al patrimonio di un clan e restituita ai suoi tifosi e ai giovani di Quarto come simbolo della lotta alla criminalità. Si era già distinto Cesare Prandelli quando portò il 13 novembre 2011 la Nazionale a Rizziconi in Calabria, partita — evento sotto lo slogan «Gli azzurri giocano contro tutte le mafie». Significativa anche la scelta di Napoli per l’incontro di domani. Medica una vecchia ferita. Non fu ospitata Italia-Spagna al San Paolo il 10 agosto 2011, e dirottata a Bari. Non convinse il motivo: campo inagibile. Si diffuse invece il sospetto: il no legato alla polemica tra De Laurentiis e Abete. Stavolta ci si è messo il sindaco de Magistris, con invito ufficiale il 28 marzo 2012, durante la consegna del premio Bearzot a Mazzarri. Per un Napoli lanciato da De Laurentiis e Benitez verso più alti traguardi, tempestiva la riappacificazione. Si è molto speso anche il direttore generale Antonello Valentini con un funzionario federale di rango, il napoletano Giulio Pazzanese. Gli arbitri hanno antenne sensibili. Non capteranno segnali di astio tra il vertice federale e un club finalmente ambizioso. La stessa Federazione apprezza ora la piena collaborazione del Napoli per Italia-Armenia. Peccato che né de Magistris né De Laurentis possano ospitarla in uno stadio di decoro internazionale. Gli ultimatum con pressante richiesta di acquisto non hanno fermato il degrado né accelerato un accordo, magari la nuova convenzione e le opere urgenti. Nominate le commissioni per studiare una via d’uscita. Come in politica: è il metodo più elegante per non trovarla.

Fonte: La Repubblica

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