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Cori anti-Napoli, De Magistris non ci sta: “Devono pagare. Non esistono discriminazioni di serie A o B”

Da ex magistrato, il sindaco di Napoli, quando si tratta di far rispettare le regole, di qualsiasi campo riguardi, diventa intransigente. E così ha replicato a distanza all’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, che aveva proposto di abolire la norma sulla discriminazione territoriale, la stessa che aveva provocato le decisioni del giudice sportivo a sfavore del tifo rossonero. «A mio avviso – ha detto Luigi De Magistris – non ci sono discriminazioni di serie A e di serie B. Le regole ci sono e vanno rispettate. Sono inserite nell’ordinamento sportivo, quindi devono essere osservate».
Poi, a margine della cerimonia dell’intitolazione della tribuna stampa del San Paolo a Carlo Iuliano, lo storico addetto stampa del Napoli deceduto a febbraio scorso, svoltasi ieri mattina all’interno dell’impianto di Fuorigrotta, ha aggiunto: «I napoletani spesso hanno subito discriminazioni inaccettabili. Eppure Napoli si sente una città al di sopra delle discriminazioni. Queste sono piccole cose che appartengono a piccoli uomini. Noi siamo un’altra cosa».
COMPORTAMENTO – De Magistris (che ha detto di sentirsi «come Higuain, un attaccante nato») ha invitato tutti ad avere un comportamento da veri sportivi quando si assiste ad una partita di calcio o qualunque altra manifestazione di sport: «Bisogna abituarsi ad essere rispettosi degli avversari, degli ospiti e dei connazionali. Anche perchè negli stadi si deve dare un messaggio esemplare da un punto di vista etico considerando anche che, con le televisioni, le partite e le tifoserie vengono osservate in tutto il mondo».
Il primo cittadino di Napoli, che spesso assiste alle partite degli azzurri al fianco di De Laurentiis, è intervenuto anche sul modo di fare il tifo: «Credo che dagli spalti non bisognerebbe offendere gli ospiti o un calciatore solo perchè ha la pelle di un colore diverso. E’ un concetto a cui bisognerebbe arrivarci da soli ma evidentemente in Italia ci sono persone stupide e le regole si applicano affinchè il tasso di stupidità diminuisca. Quando si fa il tifo, invece, lo si deve fare per spingere alla vittoria la propria squadra, portando rispetto per gli ospiti e per gli avversari».
NUOVO IMPIANTO – In questo periodo De Magistris è più vicino del solito alle sorti del club partenopeo. Si trova, infatti, impegnato con De Laurentiis, dopo aver formato una commissione bilaterale tra rappresentanti del Comune e del club, per discutere della costruzione del nuovo stadio. «Io ed il presidente De Laurentiis- ha detto il Primo Cittadino a «Goal show» – abbiamo due caratteri complicati. Ma nell’incontro di mercoledì scorso abbiamo parlato per oltre due ore, entrando finalmente nel concreto di quello che sarà l’intervento da fare sul San Paolo. E ci siamo trovati d’accordo su tanti punti. Direi che è stato il primo vero passo verso la dotazione di un nuovo impianto per questa città. Ed entro la fine del mio mandato spero di portare a compimento quest’opera che vede la città unita perchè ha voglia di fare grandi cose».
Si rivedranno dopo il 20 ottobre. Si dovrà innanzitutto porre fine al contenzioso in atto tra il club e Palazzo San Giacomo sui proventi da corrispondere per il fitto dell’impianto. Poi si dovrà riscrivere l’atto della convenzione. E successivamente entrare nei dettagli del progetto che riguarderà il nuovo impianto. Di una cosa è sicuro il sindaco di Napoli: «Al di là di quelle che potranno essere le gare o le manifestazioni di interesse, è impensabile che non sia il calcio Napoli ad intervenire sulla ricostruzione dell’impianto».
Ed infine ha rivelato: «Posso assicurare che il presidente ha fatto una promessa a me ed a tutti i napoletani che metterà ingenti risorse. Verrà uno stadio bellissimo, all’altezza di Napoli. Ci sarà un museo, la musica, altri interventi anche all’esterno. Aurelio vorrebbe uno stadio da 40-50mila posti ed a me piacerebbe che i napoletani diventassero anche azionisti perchè lo stadio non è mio, nè di De Laurentiis ma dei tifosi del Napoli»

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

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