L’insospettabile humour teutonico ha il sapore d’un wurstel rancido che lascia esterrefatti e nel bel mezzo d’una conferenza stampa normalissima, la battutina ad effetto carica della «proverbiale» ironia tedesca è un boomerang che produce l’effetto indesiderato. Contento e Schweinsteiger hanno appena ricoperto il Napoli d’elogi, quando un cronista bavarese azzarda: «Siete in un albergo che si chiama Vesuvio, lo rispettate, lo temete?». Schweinsteiger abbozza un sorriso, cerca di eludere l’affondo, poi trova uno scatto: «Speriamo stia buono almeno sino a domani». Ma i comici senza frontiere passano a due e devono aver preparato la gag, evidentemente: scusa, Contento, ma ci dici cosa bisogna fare e cosa non bisogna fare in questa città? «Qui si vive bene, c’è il sole, il mare, si mangia bene…Forse bisogna fare un po’ attenzione ma io non ho mai avuto problemi». Soprattutto a dover fronteggiare domande così intelligenti…
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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