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D’Agostino: “Rifiutai Napoli per il Real, è il rimpianto più grande della mia carriera”

L'ex centrocampista di Udinese e Siena torna a parlare del suo rifiuto al Napoli di qualche anno fa

Gaetano D’Agostino, ex calciatore tra le altre di Udinese e Siena, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, soffermandosi sul rimpianto di aver rifiutato il Napoli anni fa: “Sono stato vicino a Juventus, Real e Napoli. Prima la Juve però, come andò realmente? “Oltre ai soldi, l’Udinese voleva anche Giovinco e De Ceglie. Ci rimasi molto male, tutt’ora sono convinto che se ci fosse stato Marotta io sarei andato a Torino, ma all’epoca c’era Secco. Fu un duro colpo, ormai il mio trasferimento era diventato il tormentone dell’estate, non andai neanche in vacanza. Ero a Lignano Sabbiadoro, avrei potuto firmare ogni giorno e avevo sempre il telefono in mano, poi saltò tutto e la Juve prese Felipe Melo a 25 milioni. Uno che col mio ruolo non c’entrava nulla. Se avessero preso Pirlo ok, anche Xabi Alonso. Ma Melo, boh. Non capisco. Xabi invece sì, infatti andò al Real al posto mio…”Respiro profondo e via, D’Agostino (ri)parte in quarta: “Mi chiamò Ernesto Bronzetti, l’intermediario. Ricordo che stavo giocando alla play e non ci stavo con la testa, l’ipotesi Juve era appena sfumata. Sigaretta in bocca, joystick in mano, vidi un numero strano e risposi. Mi disse chi era, che cosa vuole propormi. Pensai a uno scherzo e riattaccai subito”. Non l’avesse mai fatto: “Mi richiamò dopo un minuto, era proprio lui! Buttai il joystick, la sigaretta mi cascò sulla maglietta e ne accesi subito un’altra, avevo un’ansia tremenda. Poi all’improvviso mi chiese se fossi sposato, io gli risposi di si. Lui replicò dicendomi che era una buona cosa, Madrid era una città tentatrice. In quel momento pensai nuovamente ad uno scherzo, ma durò un secondo…”. Bronzetti aveva tutto: “Aereo in partenza, contratto da 2 milioni a salire, mi disse di aspettare perché in serata sarebbero venuti a prendermi a casa, era sicuro che avrei firmato col Real. Allora riattaccai e chiamai mia moglie, non ci stavo capendo più nulla”. E poi? “Credimi, te lo dico davvero. Da lì in poi, non so più niente. Plusvalenza, giocatori in cambio. Sono circolate mille storie, ma tutt’oggi non so ancora com’è andata”. In 3 mesi ho perso la Juve, il Real e… il Napoli! Era tutto fatto, mancava soltanto il mio sì, purtroppo finì in mezzo alle due trattative e rifiutai. Resta il rimpianto più grande della mia carriera.”

Fonte: gianlucadimarzio

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