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Dall’Inghilterra – The Independent: La prodezza di Kolarov evita la “stecca” del City alla prima

 

Ampio spazio sui principali giornali e siti  britannici per il match di ieri sera tra Manchester City e Napoli. Ecco un lungo e gustoso articolo offerto in traduzione integrale per i lettori di Iamnaples.it:

Dopo tre anni del “regime” dello sceicco Mansour, vicino ad un investimento di 1 bilione di sterline e un bel po’ di sudore, sangue e lacrime, ieri sera la Champions League è finalmente approdata a Est di Manchester, con tutte gli annessi e connessi. Il problema del City è quello di aver affrontato una squadra italiana insolitamente ambiziosa: il Napoli, anch’esso matricola della Champions League che non era venuto a fare semplicemente da materasso. Mancini si sarebbe lamentato del fatto che la sua squadra era “nervosa” – che vuol dire lievemente spaventata dell’occasione del debutto in Champions. Infatti dopo un discreto primo tempo, sono rimasti tutti a guardare quando Cavani ha meritatamente portato il Napoli in vantaggio. Ne è scaturita un’ondata che ha portato poi al pareggio, un calcio di punizione di Kolarov sei minuti dopo lo svantaggio.

Nervosismo? Yaya Touré e Carlos Tevez, subentrato molto tardi, hanno già vinto la competizione in precedenza e 6/11 del City, incluso Touré, hanno avuto precedenti esperienze di Champions. Ma anche il City, per il quale le solite regole normalmente non valgono, richiedono un po’ di tempo per acclimatarsi alla rarefatta compagnia nella quale adesso si trovano e che si è vista ieri sera.

Il City aveva affrontato l’ingresso nel calcio europeo che conta con l’entusiasmo che ci si aspettava. La “musichetta” della Champions non è stata certo usata con moderazione e lo stesso stadio è stato tutto agghindato con la parola “Benvenuti” in varie lingue europee, come un amichevole aeroporto di provincia. Il City stava aspettando  questo momento da anni. Erano i giocatori a non essere pronti all’appuntamento.

Mancini ha rimproverato ai suoi di non essere riusciti a semplificare le cose e non ha dissentito quando è stato imputato a lui il fatto che Gareth Barry sia stato, con il suo tacco sbagliato, a propiziare il possesso palla del Napoli verso il gol. Il City è andato meglio nel primo tempo, ma nella ripresa sono stati gli ospiti a prendere l’iniziativa.

Per tutti quelli che come noi guardano la Premier League settimana per settimana, il Napoli è stata una partenza insolita ed interessante rispetto alla norma. Ha giocato con tre in mediana, un centrocampista e tre attaccanti che si intercambiavano. E ha funzionato molto bene nel controllare la minaccia del City in attacco per buona parte della partita anche se gli italiani sono stati talvolta rigidamente vecchia scuola. Alla fine del primo tempo avevano già collezionato tre ammonizioni, inclusa una a Paolo Cannavaro, fratello minore di Paolo.

In attacco il City ha trovato in Ezequiel Lavezzi un peperino che ha preso una traversa nel primo tempo, un eccellente Marek Hamsik e Cavani, un altro della generazione attuale degli uruguaiani talentuosi. Nel ranking Uefa il Napoli è la squadra più debole del girone A il che ci dice quanto sarà difficile per il City accedere alla seconda fase.

Con il 61% di possesso palla, le statistiche dicono che il City ha dominato la gara, ma quando il match ha raggiunto l’ultimo quarto d’ora decisivo è stato il Napoli a provare più seriamente a segnare. Ha acquisito fiducia e, con un Vincent Kompany in  una di quelle serate in cui non è stato all’altezza di sé stesso, il Napoli ha avuto la meglio.

Il City ha creato alcune occasioni ma nessuna è stata davvero mozzafiato come quella in cui Lavezzi ha piantato Kompany con una finta al 18’ e ha tirato uno staffile dal limite dell’area che si è stampato sulla traversa oltre il tuffo di Joe Hart.

La traversa ha tremato nuovamente dall’altro lato 10 minuti prima dell’intervallo. Touré ha intercettato un calcio angolo battuto male dal Napoli al limite della sua area e si è involato con la palla nella metà campo italiana prima di lanciare largo Sergio Aguero sulla destra. Questi si è liberato del difensore e ha restituito a Touré che ha scheggiato la traversa col suo tiro.

Il migliore in campo nella prima metà? David Silva ma anche Lavezzi è stato pericoloso ogni volta che prendeva palla finchè non è stato costretto ad uscire per infortunio dopo quasi un’ora di gioco. Gli italiani hanno subdorato una debolezza, forse hanno capito che non avevano niente da perdere – e hanno aggredito il City dall’inizio del secondo tempo.

Ci è voluto Kompany a far argine sulla linea di porta al 49’ per evitare che il tiro di Hamsik su cross di Zuniga finisse in rete. Il City non è riuscito granchè ad orchestrare la manovra fin quando poi il Napoli ha rotto gli equilibri. Prima di quel momento Hamsik ha scoccato un altro bel tiro deviato da uno scatto in avanti tardivo di Pablo Zabaleta al 66’. Poi il tacco di Barry ha permesso a Christian Maggio di partire a razzo, lanciando Cavani che ha corretto in rete sotto il corpo di Hart.

Lo scossone del gol del Napoli ha scosso il City che ha immediatamente cercato una via migliore. Aguero ha colpito una traversa su un cross dalla sinistra di Samir Nasri. Poi il pareggio è arrivato da una punizione dalla destra dell’area di rigore del Napoli concessa per un fallo di Inler su Zabaleta. Kolarov ha colpito di sinistro e ha piazzato la palla molto vicina al palo alla sinistra di Morgan De Sanctis che non è riuscito neanche a muoversi quando questa è carambolata in porta.

È stato un sollievo riacciuffare il risultato ma il City non è riuscito più a sostenere il ritmo precedente al pareggio. Edin Dzeko si è dato molto da fare e ha scoccato un tiro alla distanza prima di essere sostituito da Carlos Tevez. Mancini ha mandato in campo anche Gaël Clichy e Adam Johnson, ma il Napoli non si è stancato come ci si sarebbe aspettato e ancora pressava nei minuti di recupero.

Silva ha quasi ottenuto un rigore  quando è stato affrontato da Salvatore aronica sul finale di gara. Ciononostante la reazione al fischio finale da parte della tifosi locali ha fatto capire che erano contenti del punto. Si sarebbero certo aspettati di più dalla gara ma questa è l’élite d’Europa e ci vuole un poco di tempo per abituarcisi – anche per il City.

Fonte: Independent.co.uk

 

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