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De Laurentiis sta pensando di comprare un club in America Latina

Reja potrebbe fare da supervisore

Sarà l’eroe dei due mondi: Brasile o Argentina? Questo è il dilemma. De Laurentiis s’interroga, sta comprando un nuovo club. La cerchia s’è ristretta ai due Paesi, il presidente del Napoli sta studiando giorno e notte dove fondare la sua colonia. C’è un filo diretto con esperti sudamericani, telefonate continue per organizzare l’affare. Ha già trovato il suo Colombo. Spiegherà le vele Reja, sbarcherà nel nuovo continente. Gli era stata proposta la panchina, il “vecchio” zio Edy vorrebbe invece dargli una mano come supervisore tecnico. All’avventura.

UN CLUB BRASILIANO O ARGENTINO – C’è un viaggio transoceanico, un business sudamericano nel cassetto. Non svela le carte De Laurentiis, sta monitorando due squadre, una verrà acquistata: un club brasiliano e uno argentino. Passi di samba o di tango, presto deciderà la danza: «Comprare una società al di fuori dell’Italia è sempre stato un mio pallino. Voglio seguire la famiglia Pozzo, di un’intelligenza superiore. Marino mi aveva parlato del calcio scozzese, ma le mie mire s’indirizzeranno altrove».  C’è un orizzonte lontano dal vecchio continente. Il business cinematografico lo spingerebbe alla corte di Pelé, il “vecchio” cuore partenopeo da “papà” Maradona.

IPOTESI CINA – Aveva pure pensato alla Cina, De Laurentiis: «Piatto ricco, mi ci ficco. E’ un Paese che m’intriga, ma ci sarebbe da costruire un futuro che ancora non c’è. Preferisco campionati già formati», spiega. Troppo cara l’Inghilterra, a meno di occasioni clamorose last minute. In fondo avrà tanto tempo per monitorarle: trasferirà la sua base operativa della Filmauro a Londra. Negli ultimi giorni l’imprenditore partenopeo si sta concentrando solo su Brasile e Argentina, ha due carte sul tavolo. E’ imminente la fumata bianca.

ZIO REJA SUPERVISORE – A Lucinico Reja aspetta una chiamata. Alle spalle l’esperienza laziale, zio Edy sogna già una nuova avventura. Non è un paese per “vecchi”? Il tecnico di Lucinico, a 66 anni, sembra ancora un giovanotto. Con tanta voglia di scoprire e di scoprirsi. E’ rimasto legato da grande affetto, De Laurentiis lo aveva già contattato a fine maggio. Da anni gli offre il ruolo di direttore tecnico all’ombra del Vesuvio, ora vuole portarselo di nuovo all’avventura. Come ai vecchi bei tempi: «E’ il mio Clint Eastwood», assicurava a Napoli. In Brasile e in Argentina, diventerà il protagonista di Telenovelas. O magari di un western. De Laurentiis ne ha già annunciato un ramake al cinema. In fondo Reja non ha il cappello, ma in groppa al cavallo ha fatto il giro d’Italia, dal Nord al Sud. E’ un italiano dell’Est, ma pure un uomo da West.
Fonte: Corriere dello Sport
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