Francesco De Luca per “Il Mattino”:
“Non bastano tre punte più Hamsik per conquistare un pari a Bergamo. Se non c’è Cavani è un altro Napoli, anche se generoso è stato l’assalto contro l’Atalanta. Persa la partita e perso, almeno ieri sera, il secondo posto. La partita di Bergamo ha cambiato direzione in tre minuti, da quel destro al volo di Insigne respinto da Consigli (16’) al destro al volo di Carmona (19’), al secondo gol in sei campionati italiani. Una prodezza che avrà fatto impallidire l’altro cileno, Vargas, mestamente in panchina finché non ha sostituito Dossena. Il peso specifico del Napoli senza Cavani, soprattutto quando gioca in trasferta, è tutt’altro: non si segnano 74 gol in 106 partite per caso ed ecco perché martedì Mazzarri ha fino all’ultimo sperato che il Matador facesse di sì con la testa e si imbarcasse per Bergamo.
Non è bastato schierare tutte le altre punte disponibili, nè un secondo tempo che s’è giocato esclusivamente nella trequarti dell’Atalanta. Insigne è stato volenteroso ma un po’ leggero nelle conclusioni. Pandev, peraltro giù di tono, non ha trovato spazi nella salda difesa atalantina. A lungo è mancata la spinta sulle fasce. Dossena, alla prima da titolare in campionato, è apparso arrugginito; Maggio è partito male, poi si è ripreso e nel finale ha avuto la palla del pari. C’è stato Hamsik, che ha saputo farsi largo tra i difensori nerazzurri ma senza fortuna. E che bravo è stato Consigli.
La pressione esercitata nella ripresa non consentito di ribaltare la scena contro l’Atalanta che si è chiusa e ha tentato la ripartenza. Seconda sconfitta consecutiva in trasferta, questo rallentamento ha consentito all’Inter – settima vittoria consecutiva per gli Strama-boys – di sorpassare gli azzurri e raggiungere il secondo posto.
Bisogna aggrapparsi a Cavani, il bomber che fa sentire più forte il Napoli nei sedici metri e anche nella testa”.
La Redazione
P.S.
