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Del Genio: “El Shaarawy o Lamela: politica chiara, si investe su giovani di valore assoluto”

Paolo Del Genio, collega di Canale 9, interviene a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:

“El Shaarawy non si discute, né come giocatore, né come anagrafe. De Laurentiis vuole chiaramente investire su dei giovani, ma di valore: si è fatto anche il nome di Lamela. Questi ragazzi hanno un gran valore di cartellino, ma degli ingaggi non ancora eccessivi: sono alla portata degli azzurri. A differenza degli altri club, il Napoli non ha problemi di soldi da investire sui cartellini e, a differenza della Juventus che vuole Higuain e Jovetic, naviga in molti mari diversi per giocatori di primissima fascia. Se Cavani dovesse andare via, poi, il tesoretto di milioni da investire, raddoppierebbe. Insigne? L’ho visto al ritiro di Folgaria, tre anni fa: pensare che il ragazzo non sarebbe arrivato a questi livelli, sarebbe stato impensabile. Ha troppo talento: gestire la crescita, come d’altronde ha fatto Mazzarri, è un conto, nutrire dubbi per loro è un altro ed è impensabile. C’è chi già teme che un eventuale arrivo di El Shaarawy possa creare difficoltà ad Insigne, ma perché? I bravi giocatori facciamoli stare insieme! Chi preferisco tra Lamela ed il Faraone? Se resta Cavani o arriva Dzeko, forse sarebbe meglio il romanista, arrivasse Torres, meglio El Shaarawy, più bomber del giovane argentino. Se nei quattro di Benitez possono giocare Zuniga ed Armero come in nazionale colombiana? Credo si possa fare. Per me Zuniga può giocare indifferentemente sia a destra che a sinistra. Per me non si discute, poi il discorso del suo ingaggio è un fatto a sé stante. Armero? Qualche segnale l’ha dato. E’ stato etichettato come uno che non sa difendere, ma in Nazionale sta dando la prova che, forse, quest’etichetta gli è stata affibbiata erroneamente. Cavani? Ho scritto una lettera aperta a lui ed al Napoli. La cosa importante non è cosa sia stato detto dal Matador, ma cosa non ha detto: il Napoli gli ha dato tanto, lui sta dando tanto al Napoli ma deve ancora qualcosa agli azzurri. Non gli possiamo chiedere di rimanere, ma almeno di decidersi presto: il 10 agosto è obiettivamente troppo tardi. Potrebbe dare una scadenza più vicina, sulla base dell’amore ricevuto da tutto il Napoli, protrarsi fino ad agosto potrebbe essere dannoso. Un’operazione del genere non la si pensa dalla sera alla mattina, ma si pianifica. Cavani deve capire che, nel caso in cui, non dovessero decidersi subito, questi club, non lo reputano un numero uno. Gli stanno chiedendo di andare giù con le dichiarazioni per abbassare le pretese, ma fossi in lui non parteciperei a questo giochino, proprio in rispetto del Napoli. Gargano? Forse è stato Mazzarri a non volerlo, ma un gran signore come Moratti, avrebbe dovuto dimostrare di essere tale anche nella sostanza, non solo nella forma.”

La Redazione

M.P.

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