Vedi Napoli, già: e però partendo da un clic, da un allenatore tecnologicamente avanzato che decide d’intrufolarsi attraversando la «sua» nuova città con una serie di guide particolarissime, da «precettare» via Internet con un quiz o un interrogatorio.
E’ (anche questo) il calcio del Terzo Millennio, una finestra spalancata sull’universo attraverso il dialogo diretto con la gente, coinvolta nella costruzione della mappa dei dieci luoghi «assolutamente imperdibili» che Rafa Benitez chiede ai «nuovi» fans di segnalare facendosi un giro sul sito immediatamente italianizzato.
Detto e fatto, ci sono centinaia di segnalazioni e la prima ondata d’entusiasmo – di coinvolgimento diretto – spinge Benitez a mettersi in viaggio quando può, nelle ore che gli lascia il lavoro: il tour parte dal Palazzo Reale, e non potrebbe essere diversamente, ed è la prima cartolina dell’anima che viene rappresentata dal tecnico spagnolo: «Da oggi mi sento più napoletano». Ma poi c’è inevitabilmente una seconda tappa, e stavolta è un viaggio intimistico nelle bellezze d’una città che lo rapisce d’istinto, alla Cappella Sansevero: «Mi sono emozionato dinnanzi al Cristo Velato».
AFFETTO DELLA GENTE – Il mare che bagna Castel dell’Ovo è l’ultima divagazione consentita da un calendario che intanto s’è ingrossato, che toglie spazio e possibilità: «Ma mi ha colpito l’affetto della gente: con loro, tutto sarà più facile».
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
