Puntuale, come un orologio svizzero, si cambia: Inler in panchina, Dzemail in campo, e l’avvicendamento nel canton partenopeo è un affare elvetico assai privato, tra due amici che hanno diviso pure il sonno (in squadre di club, in Nazionale) ed ora condividono i sogni inconfessabili. Cagliari-Napoli è nel bel mezzo d’un tourbillon di partite: il Parma sabato scorso, poi il Bayern martedì, che sono oramai alle spalle; e adesso l’Udinese, il Catania ed ancora il Bayern all’orizzonte e nel breve volgere di undici giorni: meglio cautelarsi, per tirare il fiato e non insidiare più di tanto i muscoli.
INLER SEMPRE – Gokhan Inler ha giocato tanto, ha giocato sempre: nove partite su nove, partendo una sola volta dalla panchina (a Verona) e infilandoci dentro pure gli impegni con la Nazionale, dei riposi lavorativi che hanno inciso sulle gambe, sul fisico e nella testa. Meglio limitarne il raggio d’azione, per un pomeriggio: facendo accomodare in panchina, concedendogli una pausa di riflessione che possa aiutarlo a lanciarsi incontro all’Udinese – il suo recentissimo passato intriso di ricordi e di emozioni – ritemprato al punto giusto. Blerim Dzemaili s’è concesso poco (2 presenze in Champions, 3 in campionato) e non per colpa sua: contro il Chievo, in quella nottata maledetta, la sorte lo ha fermato, lasciandolo in infermeria per circa un mese; è rientrato martedì sera, per uno spicchio di Bayern, soprattutto per dimostrare a Mazzarri che sta bene, che può rimettersi al centro del Napoli.
SOLDI IN SVIZZERA – Inler e Dzemaili, gli investimenti massicci di un’estate straripante, consumata a inseguire i due svizzeri sull’asse Udine-Parma per rimettere assieme un tandem di peso, di contenuto tecnici, già affiatata prima nello Zurigo e poi, chiaramente, in Nazionale: insieme, finora, sono riusciti a giocare solo alla prima giornata, a Cesena; poi c’è stata l’irruzione di Gargano ed il centrocampo è stato ricostruito. Inler titolarissimo, come raccontano le cronache, Dzemaili a cercare il meglio di sé pure tra le linee, dove Mazzarri sistema l’ex emiliano, che scopre la sua versatilità, che riesce ad offrire uno spaccato da trequartista (come a Manchester).
Cagliari-Napoli offre la possibilità invece di passare il testimone e di verificare per la prima volta nel corso della stagione quanto sia compatibile la strana (perché quasi inedita) coppia Gargano-Dzemaili, che sinora è riuscita ad esprimersi assieme soltanto per uno spezzone contro il Chievo. Entra Dzemaili ed esce Inler: è una staffetta svizzera, un passaggio di consegne, un patto tra amici.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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