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Ebolitana, agguato ultrà: calciatori feriti

Mazze e pietre dopo il ko di domenica in Seconda divisione: devastate sala stampa e infermeria. Der

Chiamarla follia è dir poco. Definirla passione per lo sport è addirittura al di là di ogni logica. Quello che è accaduto ieri pomeriggio al Dirceu di Eboli è da etichettare esclusivamente come becera violenza.
Un gruppo di pseudotifosi dell’Ebolitana ha fatto irruzione nello stadio e ha picchiato giocatori e tecnici della squadra che, per la prima volta nella sua storia, partecipa a un campionato professionistico, quello di Seconda Divisione. Prima di allontanarsi hanno devastato sala stampa e infermeria. Il centrocampista ebolitano Elio Nigro classe ’86 (nella foto, era nelle giovanili del Napoli nel primo anno della gestione De Laurentiis e, in alcune occasioni, venne aggregato alla prima squadra) e il preparatore dei portieri Domenico Corcione, 37 anni, napoletano, sono finiti in ospedale per farsi suturare, con due punti, le ferite al capo. Medicati dai sanitari dell’Ebolitana due giovani calciatori, Gianmarco Corsini, 21 anni, centrocampista arrivato in prestito dal Palermo dopo una stagione alla Pro Vercelli colpito da un pugno a uno zigomo, e il difensore Pasquale Angiò, 22 anni, di Locri, che ha preso una bastonata al capo. Al portiere Roberto Longo, classe ’92, padovano, i teppisti hanno rubato il telefonino e strappato le carte di credito.
Insomma, un pomeriggio di violenza scatenata dalla netta sconfitta subìta domenica scorsa dall’Ebolitana in casa contro il Gavorrano (1-6) ma anche dalla crisi in cui versa la società. Proprio in mattinata, l’attuale presidente del Cda dell’Ebolitana, Armando Cicalese (possiede il 95,5% delle azioni) si era recato in Comune per incontrare il sindaco Martino Melchionda e garantito, per iscritto, la decisione di mettere in vendita le quote societarie gratuitamente con il saldo della sola fideiussione di 300mila euro presentata per iscrivere la squadra al campionato. Interessato a rilevare le quote sembra essere Vitoantonio Marchesano, da due anni nella società, e per alcuni mesi in questa stagione presidente del club. Possessore del restante 4,5% delle quote, si era dimesso a fine ottobre sembra per disaccordi con Cicalese. Compilato il verbale, il patron dell’Ebolitana si era recato al Dirceu per relazionare i suoi più stretti collaboratori e alla squadra.
L’incontro era iniziato da poco quando una decina di teppisti in possesso di mazze e pietre, ha fatto irruzione nello spogliatoio. Nigro e Corcione erano vicino all’ingresso e sono stati aggrediti, gli altri hanno cercato rifugio nei bagni. Il raid è durato alcuni minuti, le sirene delle auto dei carabinieri hanno convinto gli aggressori a fuggire. Ai militari non è restato altro da fare che raccogliere le denunce presentate dall’allenatore Mimmo Giacomarro e da alcuni giocatori. Il tecnico, già in dissacordo con Cicalese il quale vorrebbe le sue dimissioni (contattati Alfonso Pepe, esonerato a metà settembre e sostituito proprio da Giacomarro, e Marco Tosi), ha ribadito di voler rimanere dando appuntamento alla squadra per oggi alle 14,30.
Le reazioni
Il sindaco Melchionda definisce gli incidenti «la pagina più brutta per Eboli» scritta da «teppisti che non rappresentano nè la città nè la tifoseria». La società prende le distanze «da questi atteggiamenti che hanno dello scandaloso», chi «si è presentato nello spogliatoio è gente aizzata da toni eccessivi». Nigro, su Facebook, ha annunciato «con le lacrime agli occhi» di abbandonare la squadra ma anche se «ho un bambino in arrivo e una famiglia cui pensare continuerò a giocare al calcio che è la mia vita». Per Mario Macalli, presidente Lega Pro «siamo alla follia più totale, questa gente deve finire in galera».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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