Alla vigilia di Pordenone-Napoli, mister Marino chiedeva un’inversione di marcia in trasferta per rimanere nelle prime posizioni. Il successo è arrivato nei minuti di recupero, grazie ad una prova di forza. Il vantaggio delle padrone di casa con Lavia su punizione arriva nella ripresa. Il mister, allora, decide di schierare 4 attaccanti per ribaltare la gara. Prima arriva il pari di Valentina Giacinti, poi il gol del successo del capitano Valentina Esposito che con un tiro dal limite dell’area insacca la sfera all’incrocio dei pali. Con questi tre punti la Carpisa conferma il quinto posto e ora sabato ci sarà la gara al “Collana” contro il Brescia. Ecco quanto dichiarato ai nostri micofoni da mister Marino nel dopo-partita:
“Il campo era davvero impraticabile, si è giocato poco a calcio e questo aspetto ci ha molto penalizzato viste le nostre caratteristiche. Siamo una squadra che ama giocare con la palla a terra e il campo non in perfette condizioni ce lo ha impedito. Nel secondo tempo con una punizione beffarda le friulane sono andate in vantaggio, siamo stati bravi a riaprire la gara nelle battute finali. Ad un certo punto ho inserito quattro attaccanti e con l’arrembaggio nel finale siamo riusciti a vincere il match. E’ stata la vittoria del gruppo, avevamo voglia di vincere la partita e questo ha fatto la differenza. Alle mie ragazze gli faccio tanti complimenti, lottare fino alla fine su un campo davvero impraticabile e dare il massimo per la maglia, mi rende fiero di loro. Il Pordenone è una squadra ostica, fa della fisicità la sua arma migliore, però la Carpisa non si è scoraggiata, ce la siamo giocata a viso aperto. Il 2013 è iniziato nel migliore dei modi per noi: c’è tanto spirito di sacrificio, le ragazze ci credono sempre e tutti questi valori ci consentono di ricavare il massimo da ogni partita. Adesso godiamoci questa vittoria e poi pensiamo dalla prossima settimana al Brescia, dove nel match d’andata non disputammo un’ottima partita e vorremmo riscattare quel 3-0 in Lombardia”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
