Durante la giornata dedicata alla legalità nel mondo dello sport e al ricordo di Gaspare Gallo, tenutasi ad Ercolano, la redazione di Iamnaples.it ha intervistato in esclusiva il giornalista ed anchorman di Sky Fabio Tavelli. Dalla legalità nel mondo dello sport ai consigli ai giovani che aspirano a diventare giornalisti, ecco le impressioni del valido collega dell’emittente di Murdoch:
Perchè ha scelto di essere presente a questa manifestazione ad Ercolano?
“Sono stato invitato da Carmelo Lo Franco che è un mio carissimo amico e poi la legalità nel mondo dello sport è un argomento molto bello da trattare in pubblico. Parlarne poi con i ragazzi è importante perchè sono parole che rimarranno impresse nella mente. Il loro entusiasmo è molto gratificante e noi giornalisti dobbiamo batterci e ricordargli di essere onesti nella vita”.
“Gavetta e sacrificio” sono i termini più usati quando ci si rivolge ai nostri giovani nel nostro ambiente. Qual è stato il tuo percorso?
“Per me è stata abbastanza difficile, non come qualche anno fa, prima riuscivi a costruire una posizione economica molto gratificante, ora è più complicato ma per me vale sempre la pena provarci. Se hai la giusta passione non ti dei fermare davanti a niente e io ci sono riuscito attraverso la caparbietà. Sky Sport 24 mi contattò personalmente, conobbi una persona della redazione. In questa professione ci vuole molta fortuna perché come me ci sono altri mille che purtroppo non ci sono riusciti; è ovvio che la fortuna non basta. Le amicizie non sono sufficienti, ci sono le situazioni in cui ci si trova, io sono diventato amico di Massimo Marianella per motivi completamente diversi dallo sport e da quel momento mi disse di lavorare da loro. Prima ho lavorato alla radio, poi avevo bisogno di nuovi stimoli ed ora eccomi a condurre il tg sportivo di Sky”
Prima di lavorare a Sky Sport 24 hai fatto altre esperienze?
“In passato ho lavorato a Radio 24, che è il network del giornale “Sole 24 ore”, poi ho esercitato la professione per varie radio e giornali locali di Brescia. Se posso dare un consiglio a tutti i ragazzi, soprattutto ai giovani che non hanno finito gli studi universitari, dico che prima dovete fare molta gavetta e come si dice dalle mie parti “fare molto marciapiede”. Molti dopo tre giorni vorrebbero già commentare i match di Champions League ma nella vita non si ottiene tutto in poco tempo, bisogna prima sudare per poi meritarsi i titoli sul campo”
Dai nostri inviati al “Tilgher” di Ercolano Dario Gambardella ed Alessandro Sacco
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