Dietro Manchester, il vuoto. Perché se City e United vincono i rispettivi impegni, alle loro spalle si schianta fragorosamente il Chelsea, che precipita a -9 in classifica dopo la sconfitta casalinga contro l’Arsenal. Contro il Wolverhampton i ragazzi di Mancini cominciano a giocare con 45′ di ritardo, ma quando finalmente si mettono a fare sul serio non lasciano scampo ai modesti Wolves. Neppure dopo essere rimasti in 10 per l’espulsione di Kompany. Sorpresa tra gli 11 titolari: Mancini lascia in panchina Balotelli, risparmiandolo per la gara di Champions, al suo posto c’è Dzeko. Primo tempo soporifero. Ci vuole la sveglia dell’intervallo per cambiare l’inerzia sonnolenta. Sblocca il risultato Dzeko prima del raddoppio di Kolarov. Alla mezz’ora però Kompany provoca il rigore che gli costa il rosso: dagli 11 metri trasforma Hunt. Nel recupero Johnson chiude definitivamente la pratica.
Soffre ma vince anche il Manchester United che riscatta la disfatta del derby. Contro l’Everton i ragazzi di Ferguson speculano sul gol in apertura di Hernandez per portare a casa una vittoria preziosissima. Fuochi d’artificio allo Stamford Bridge tra Chelsea e Arsenal: otto gol, un palo ma soprattutto occasioni a ciclo continuo. Blues due volte avanti con Lampard e Terry. Il primo pari dei gunners porta la firma di Van Persie che precede l’uno-due firmato Santos e Walcott che ad inizio ripresa ribalta il punteggio. L’orgoglio di Mata riporta in carreggiata il Chelsea ma il finale è tutto di van Persie: altri due gol che portano il suo parziale annuale a 28 reti in 27 partite.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
