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Europa League, Salisburgo-Lazio 4-1: i biancocelsti crollano in 15 minuti

Immobile aveva portato in vantaggio i capitolini

Il peggior incubo per la Lazio si è avverato alla Red Bull Arena. Nel ritorno dei quarti di finale di Europa League, la squadra di Inzaghi esce sconfitta 4-1 contro il Salisburgo, vanificando il 4-2 dell’Olimpico. Secondo tempo da horror per la Lazio, che non ha saputo sfruttare l’iniziale vantaggio di Immobile. Sotto i colpi di Dabbur, Haidara, Hwang e Lainer, Inzaghi e i suoi giocatori vengono eliminati dalla competizione. Il Salisburgo compie l’impresa e si qualifica alle semifinali.

CRONACA PRIMO TEMPO – La Lazio inizia il primo tempo con il suo classico 3-5-1-1. Non c’è Felipe Anderson (solo in panchina), in attacco spazio Luis Alberto e Immobile. Centrocampo titolare con Milinkovic-Savic dal 1′ assieme a Lucas Leiva, Parolo e Lulic. Luiz Felipe viene preferito a Caceres in difesa, confermatissimo Strakosha tra i pali. E’ del Salisburgo però il primo sussulto della gara (4′), con il numero sudcoreano Hwang lanciato verso la porta di Strakosha, bravo a neutralizzare il tiro di prima intenzione dell’attaccante. Due minuti dopo è Luis Alberto ad avere un guizzo, lanciando Lulic fermato però da Lainer. La Lazio fatica a trovare le giuste trame e allora al 14′ ci prova Yabo: il cross del numero 7 del Salisburgo attraversa però tutta l’area di rigore senza creare problemi alla difesa della Lazio. Dopo una fase di confusione, dettata più che altro dall’imprecisione nei passaggi sia da una parte che dall’altra, è la Lazio a riproporsi in avanti, ma il contropiede di Lulic viene vanificato da un errore nel cross verso l’area di rigore avversaria. Sul capovolgimento di fronte – al 27′ – Yabo supera un avversario e dalla fascia sinistra fa partire un cross rasoterra: la difesa della Lazio chiude in angolo. Parte centrale della prima frazione di gioco col Salisburgo che si fa preferire alla Lazio: costante la spinta degli austriaci – soprattutto sulla sinistra – che però non trovano il guizzo decisivo (anche per la bravura di Basta in copertura). Al 35′ è ancora Yabo a rendersi protagonista (bravo Lucas Leiva in chiusura), mentre al 40 la Lazio si riaffaccia dalle parti di Walke con Immobile che all’interno dell’area di rigore non riesce ad impattare bene il pallone fornito da Milinkovic-Savic. Al 42′ l’occasione più clamorosa del primo tempo a firma Lazio: Immobile entra in area di rigore, duetta con Luis Alberto, ma da distanza molto ravvicinata conclude addosso Walke che respinge miracolosamente con la gamba sinistra. Nell’azione successivo, l’ultima del primo tempo, Berisha conclude in diagonale ma il pallone finisce al lato della porta difesa da Berisha. Si va negli spogliatoi sullo 0-0, un risultato che al momento qualifica la Lazio.

CRONACA SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioco vede Salisburgo e Lazio scendere in campo con gli stessi 22 del primo tempo. La gara fin da subito assume un ritmo ben più elevato rispetto ai primi 45′ minuti di gioco, con la squadra biancoceleste subito pericolosa al 49′: bellissima palla di Luiz Felipe per Immobile, con l’attaccante che prova il tocco leggero ma trova la respinta di Walke. L’appuntamento col gol però è solo rimandato; al 55′ è lo stesso Immobile a portare in vantaggio la Lazio, concludendo a giro all’angolino alto su assist sublime di Luis Alberto. Il vantaggio però dura una manciata di minuti, con il Salisburgo che trova subito il pareggio con Dabbur (il suo mancino trova la decisiva deviazione di Luiz Felipe che spiazza Strakosha). La partita si accende, con i conseguenti gialli a Lucas Leiva, Luiz Felipe (era diffidato) e Ulmer. Al 60′ primo cambio della gara, con Inzaghi che decide di mandare in campo Lukaku al posto di Basta (Lulic passa sulla corsia destra). Lo stesso Lulic, dopo un gol annullato a Immobile per fuorigioco, si rende pericoloso da fuori area ma il suo tiro è debole. Al 66′ è il Salisburgo a sfiorare il vantaggio, ma il tiro di Schlager si stampa sul legno. Fase delicata della partita, con continui ribaltamenti di fronte: dopo la seconda sostituzione (Felipe Anderson per Milinkovic-Savic al 69′), è Luis Alberto a divorarsi una clamorosa palla gol (tiro debole da posizione favorevole). E come in un incubo, pochi minuti dopo, arriva l’impensabile crollo biancoceleste. Al 72′ è Haidara a portare i suoi sul 2-1 con un tiro dalla distanza. Una rete che precede l’altrettanto clamoroso 3-1 del Salisburgo (Hwang al 74′ sfrutta la dormita della difesa biacoceleste). Ma non è finita, la Lazio in confusione totale subisce addirittura il quarto gol con Lainer (di testa al 76′). Inzaghi tenta la carta della disperazione e a dieci minuti dal termine passa al 3-4-3 sostituendo Lucas Leiva con Nani. Il cambio però non porta i frutti sperati, e la partita finisce tra la confusione tattica della Lazio. Il 4-1 condanna i biancocelesti, fuori dall’Europa League. Il Salisburgo compie l’impresa e si qualifica alle semifinali.

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