Johann Wolfgang von Goethe raccontò nel suo “Viaggio in Italia” di essere rimasto affascinato dai contrasti della città di Napoli e dall’unicità della popolazione.
Quasi 250 anni dopo, evidentemente il concetto non è passato a Liverpool,dove la trasferta di Champions viene vista come un pericolo.
Le porte del “San Paolo” si riaprono per ospitare una partita di Champions League, undici mesi dopo l’ultima volta, contro lo Shakhtar Donestk, quando la squadra allora allenata da Maurizio Sarri s’impose per 3-0, successo poi rivelatosi vano nella caccia ad un posto negli ottavi.
Adesso l’avversario si chiama Liverpool e il pubblico sarà quello delle grandi occasioni, come sempre quando il Napoli è impegnato nella massima competizione europea per club.
Non nuovi, purtroppo, sono anche i consigli di “accorgimenti speciali” che le squadre avversarie degli azzurri rivolgono ai propri tifosi in vista di una trasferta considerata evidentemente pericolosa per l’incolumità di chi raggiungerà il capoluogo partenopeo.
Attraverso addirittura un messaggio pubblicato sul sito ufficiale e poi sull’account twitter del club, il Liverpool ha allora invitato i propri sostenitori a non andare allo stadio per propria iniziativa e consiglia di non servirsi di mezzi pubblici, metro o bus che siano, e pure di non camminare da soli in città vestendo maglie o sciarpe che li identifichino come tifosi dei Reds.
