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[FOTO] Il Napoli si dà al rafting sulle rapide del fiume Noce

Pomeriggio senza allenamento per il Napoli. Gli azzurri si dedicano al rafting

DIMARO (VAL DI SOLE – TRENTINO), 17 LUGLIO 2013 –  C’era da scommetterlo che gli azzurri di Rafa  Benitez avrebbero approfittato del primo giorno di riposo del Napoli in Val di Sole per scendere pagaiando lungo le rapide del Noce e allegramente bagnandosi dalla testa ai piedi. Così è stato dopo la pennichella pomeridiana nell’hotel che ospita i vice campioni d’Italia a Dimaro. In un pomeriggio caldo, sin quasi afoso, senza vento. E sotto un cielo ogni ora più blu. Lasciatecelo dire: è stata un’autentica figata. Adrenalina a bomba e spettacolo alle stelle. Tra alberi di nocciole, vigneti carichi d’uva e piccole mele non ancora mature. Ovviamente Melinda. Che è lo sponsor della squadra di pallavolo di Trento e lo fu della Juventus, entrambe campionesse d’Italia, però non ditelo in giro: i tifosi partenopei non lo gradirebbero troppo. L’acqua gelida, ma non più fredda di quella del torrente Meledrio, affluente di sinistra del Noce proprio nel cuore di Dimaro, nel quale i giovanotti di Benitez mettono a mollo i piedi al termine di tutti gli allenamenti mattutini. Come stamane dopo molti sudati giri di campo a gruppi di tre o quattro. E il Noce pieno d’acqua che più gonfio non si può grazie alle abbondanti nevicate dell’ultimo inverno.

Cento minuti di fantastico rafting sul Noce da Monclassico a Ponte Stori, quindici chilometri più a valle.  Nella Valle del Sole. Ben sei equipaggi in acqua e, tra questi, Hamsik, Cannavaro, De Sanctis, Inler, Britos e Sepe che un uguale esperienza fecero due anni fa sempre tra queste rapide, però allora non si è mai capito se con il consenso o meno di Walter Mazzarri. Fatto sta che il giorno dopo Aurelio De Laurentiis s’arrabbiò  molto e tutti i suoi collaboratori tirò giù dal letto che era da poco mattina. Ma i tempi cambiano e ora al Napoli c’è Rafael Benitez. Il quale non ha mai pensato che questo possa essere uno sport più pericoloso di altri avendolo lui stesso provato tempo fa quando allenava il Liverpool e i Reeds, campioni d’Europa, che aveva portato in ritiro tra le Alpi svizzere. Difatti non appena gli organizzatori del ritiro gli hanno proposto di fare rafting anche in Trentino, il tecnico madrileno ha accettato subito con entusiasmo, lo stesso con il quale nel pomeriggio ha accompagnato i suoi arditi standosene però stavolta tranquillamente seduto in macchina. Scendendo a più riprese e incitandoli a pagaiare più forte sotto il lancio gioioso di mele belle verdi.

L’avventura doveva rimanere conosciuta a pochi. In verità nel paese di Pulcinella non c’è segreto che tenga e così la notizia ha fatto ben presto il giro d’Italia sconfinando pure all’estero. Infatti quando i furgoni del Rafting Center Val di Sole dell’assessore Alessandro Fantelli hanno scaricato nel fiume i sei gommoni con i sette uomini in muta a bordo, più gli esperti istruttori a poppa, i fotografi e i cameraman erano già assiepati sulle sponde del Noce. Poco male: la discesa è stata emozionante lo stesso. Anzi, le immagini altamente  entusiasmanti parlano ora da sole. Il primo equipaggio era formato, oltre che dalla guida Vick, anche da Hamsik, Cannavaro, De Sanctis, Insigne, Mertens, Pandev e Inler. Acque ruggenti e massi appuntiti. I più coraggiosi a prua, i più tranquilli dietro. Li sentivi strillare e li vedevi divertiti. Pure Dzemaili, Gamberini, Calaiò, Dossena, Colombo, Zuniga e Armero nel secondo gommone ci hanno dato dentro facendo a gara con Fernandez, Rafael, Callejon, Britos, che oggi ha fatto gli anni, Donadel, Tutino e Vitale.  Mentre il sindaco e il vicesindaco di Dimaro, Romedio Menghini e Fabio Albasini, hanno seguito i chiassosi naviganti in bicicletta sui sentieri che accompagnano sinuosamente il fiume verso Mezzolombardo. Infine una bella foto di gruppo tra gente in festa. Tutti insieme appassionatamente, anche sul tetto della jeep. Con l’entusiasta e sorridente Rafa Benitez in mezzo. Mentre il piccolo bomber che di nome fa Gennaro Tutino confidava, lui che soffre il mal di mare, di non aver sofferto le cascate del Noce. E anzi di essersi divertito come un matto.  Alla pari di Capitan Cannavaro che consiglia ora il rafting al mondo intero. Soprattutto se hai per guide, oltre a Vick, gli intrepidi Beck, Mati, Alex, Andre e Xavi.

 

La Redazione

G.D.

Fonte: Mediaplan

 

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