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[FOTO] “Passione Azzurra”: dal 1926, 85 anni di emozioni!

Lo scenario è la bellissima cornice del Palazzo Reale. Una tipica giornata estiva: tanto caldo ed aria afosa. Tantissime testate ed emittenti nazionali e locali hanno partecipato all’evento tenutosi all’interno del teatro borbonico. La redazione di Iamnaples ha assistito anch’essa alla presentazione del nuovo libro ufficiale della SSC Napoli “Napoli Passione Azzurra”: 11 kg, 600 pagine, 450 illustrazioni per un’opera che avrà solo 1926 acquirenti. 1926 come la data di nascita di una società valorosa come il Napoli. Una realtà sportiva che ha vissuto momenti felici ed altri dolorosi, ma tutti alimentati dall’incredibile passione dei suoi tifosi, 6 milioni in tutto il mondo, che fanno della maglia azzurra una ragione di vita.

Passione Azzurra è un libro che va letto per le verità mai dette, sfogliato per le 450 illustrazioni, toccato per la morbidezza della carta, ammirato per il bassorilievo in bronzo e goduto  per la rilegatura in pelle ed oro. Le storie, i racconti, le vicende, gli aneddoti, le indiscrezioni sono frutto della penna di grandi firme del giornalismo e della cultura ufficiale.
La conferenza è iniziata con un’introduzione di Mimmo Liguoro che dopo aver sviscerato le varie tematiche del libro, ha ceduto la parola all’editore Franco Di Mauro che ha spiegato le origini dell’iniziativa: “L’idea non è nata del sottoscritto, ma dall’immensa passione dei tifosi per la maglia azzurra; la scelta di presentare oggi il libro non è casuale: 24 anni fa il Napoli trionfava con la conquista del primo tricolore dopo 61 anni di onorata storia. Quello fu un segnale di rivalsa per i tanti napoletani sparsi nel mondo, una sorta di rinascita sociale.”

Particolarmente significativo è stato l’intervento dello scrittore Maurizio De Giovanni: “Scrivere del Napoli per un qualsiasi giornalista o scrittore partenopeo significa parlare anche di Napoli. In tanti anni di vita non ho mai visto una città così tanto legata alla propria squadra di calcio. Ogni napoletano ha il cuore che pompa sangue azzurro, e su questo non c’è alcun dubbio.

 

La Passione Azzurra è un sentimento trasversale che non conosce differenze di classe, cultura o censo. E’ il grande elemento unificatore per una città fatta di individui, l’unico forse in grado di mandarci tutti insieme in piazza a urlare un folle, animale godimento. E’ sangue che scorre veloce nelle vene, lacrime di dolore o di gioia da piangere insieme, labbra che tremano e occhi che si chiudono. Viene da lontano trasmessa da generazioni precedenti, e va lontano, alle anime delle generazioni successive. A noi tocca passare il testimone della passione azzurra. Trasferirne la memoria e la sottile follia perché tutti capiscano e… ricordino sempre! Io credo che non dovremmo mai smettere di dire grazie a De Laurentiis, questa società, a mio avviso, sia la migliore SSC Napoli mai esistita, perché in breve tempo ha saputo risalire dalla C alla Champions.

 

 

Dopo aver ringraziato i precedenti interlocutori e asserito che le loro parole dimostrano quanto il calcio sia legato a questa città,  il Presidente De Laurentiis ha dato spazio alla sua esuberanza: “Mi sento profondamente offeso da chi non riesce a capire tutto ciò: la Napoletanità è una condizione dello spirito. Il napoletano ha la forza di vivere sognando, tale condizione ha permesso alla popolazione di superare, secoli di soprusi e “immondizia”; il Napoli e la città vivono la stessa identità. Per amare questa città bisogna avere una grande senso di appartenenza. Quest’ultimo è stato trasmesso al sottoscritto tramite mio padre. Per questo decisi di prendere, 7 anni fa dal Tribunale, il Napoli e riportarlo ai palcoscenici che gli competono. Siamo ripartiti dalle ceneri … Non mi sono mai servito del calcio Napoli per interessi personali; quelle che faccio in Lega son battaglie che servono a far valere il Napoli nei palazzi che contano, dove c’è solo il Nord, il Nord ed il Nord …”.

 

Prima della conclusione dell’evento, il Presidente ha avuto modo di ritornare sulla partita di Lecce e sulla questione Mazzarri, affermando che quando segue le partite diventa un tifoso e che le dichiarazioni rilasciate a caldo sono frutto della sua istintività. “Mazzarri ha un contratto che deve essere rispettato, perché personalmente ho sempre mantenuto gli impegni presi. Progetti? Abbiamo in mente di costruire un museo nel ventre del San Paolo, una volta ristrutturato l’impianto di Fuorigrotta, potenziare maggiormente il settore giovanile e affermarci costantemente nel calcio che conta”.

Insomma è stata una giornata all’insegna della vera Passione Azzurra, quella che ci fa piangere, ridere, commuovere, imprecare, arrabbiare, ma pur sempre emozionare.

 

Servizio a cura del nostro inviato al Palazzo Reale di Napoli Stefano D’Angelo

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